GayPride Istanbul: attivisti arrestati costretti ad ascoltare il Corano

A Istanbul è stato impedito il Gay Pride per acconsentire alle richieste dei gruppi ultranazionalisti e islamisti: alcuni attivisti hanno tentato ugualmente di sfilare per i loro diritti.

GayPride Istanbul: attivisti arrestati costretti ad ascoltare il Corano

A Istanbul la giornata era iniziata all’insegna della repressione: massiccio dispiegamento di polizia in pieno centro, serrati i numerosi accessi che conducono al cuore commerciale della città. Il Gay Pride era stato impedito il giorno prima dall’ufficio del governatore, accampando motivi di sicurezza per i turisti e gli stessi partecipanti, dopo che gruppi ultranazionalisti e islamisti avevano minacciato di impedirla.

Il governatore aveva dichiarando di non aver ricevuto la richiesta di autorizzazione formale. Il comitato organizzatore aveva risposto dicendo: “Abbiamo avanzato regolare richiesta il 5 giugno 2017 e abbiamo chiesto un incontro con l’ufficio del governatore locale di Istanbul. Nella domanda, abbiamo specificato anche giorno, luogo, e ora, in cui ci sarebbe stata la sfilata”.

Gli attivisti hanno tentato di riunirsi ugualmente in varie zone del centro cittadino, ma sono stati bloccati dagli agenti, che hanno utilizzato i gas lacrimogeni: numerosi attivisti sono stati arrestati nella strada pedonale Istiklal. Il comitato organizzatore della “Settimana dell’Orgoglio Gay di Istanbul” ha detto che i fermati sono stati obbligati ad ascoltare i versi del Corano nelle auto della polizia.

Le organizzazioni turche impegnate per i diritti degli omosessuali non avevano accettato l’assurdo divieto del governo locale: volevano mantenere l’appuntamento, in modo pacifico e festoso. 

Ad Istanbul, la marcia dell’orgoglio Lgbt si celebra dal 2003, riuscendo a riunire 15mila persone nel 2014 in un clima allegro e festoso: nel 2015, la polizia ha proibito per la prima volta la sfilata, e ha disperso i partecipanti con gas lacrimogeni. Nel 2016, a giugno, la marcia organizzata per i diritti dei transessuali assunse a simbolo della protesta Hande Kader, la transgender immortalata in una foto mentre fronteggiava gli idranti della polizia: il suo cadavere venne ritrovato brutalmente mutilato e carbonizzato, abbandonato su una strada. La Turchia è l’unico Paese musulmano del Medio Oriente dove l’omosessualità non è proibita per legge.  

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