Clinton vs Trump, atto secondo: si scalda il confronto

Donald Trump e Hillary Clinton si sono fronteggiati per la seconda volta, dopo il blando primo round vinto "ai punti" dalla democratica. Anche in questo caso, a spuntarla è stata l'ex moglie di Bill Clinton.

Clinton vs Trump, atto secondo: si scalda il confronto

Donald Trump e Hillary Clinton si sono nuovamente scontrati nel corso del secondo faccia a faccia valevole per la corsa alla presidenza degli Stati Uniti d’Amerca, ed anche in questo caso la democratica ha dimostrato di avere una marcia in più. Rispetto all’ultimo confronto però, in questo caso i colpi sono stati pesanti e determinati.

Trump ha deciso di sfoderare l’artiglieria pesante nel corso del del secondo dibattito, nel tentativo di recuperare lo svantaggio accumulato dopo la prima uscita. Per questo ha deciso di convocare nientemeno che le quattro donne che avevano accusato Bill Clinton, ex marito di Hillary, di molestie sessuali: “Io certe cose le ho solo dette – ha affermato il tycoon statunitense – lui invece le ha fatte“.

Ma il candidato repubblicano non si è limitato ad attaccare indirettamente la rivale tramite l’ex consorte, poiché nell’arsenale messo in campo da Donal Trump ci sono state anche le oramai celebri mail cancellate dalla Clinton. Il 70enne statunitense ha infatti accusato la democratica di aver vinto le primarie in maniera illegale, affermando poi di voler nominare un procuratore appositamente per metterla in carcere qualora venisse eletto.

Dal canto suo, Hillary Clinton ha ribadito – in merito al famoso video di Trump relativo al 2005 – che il filmato: “Dimostra esattamente chi è, cosa pensa delle donne e cosa fa alle donne“. Gli scontri tra i due candidati alla Casa Bianca sono poi scivolati verso la politica estera ed interna, ed in entrambi i casi le posizioni dei due si sono confermate agli antipodi.

Per quel che riguarda l’immigrazione il leader dei Repubblicani (apertamente osteggiato anche da numerosi membri del suo stesso partito) ha ribadito la necessità di “controlli estremisui musulmani presenti in territorio statunitense, mentre la Clinton al contrario ha sostenuto che sarebbe una soluzione miope ed un “regalo per l’Isis“.

Anche sull’Obamacare non ci sono state avvisaglie di una potenziale visione comune, dal momento che il tycoon ha dichiarato chiaro e tondo di volerlo eliminare, mentre la candidata dei Democratici ha sostenuto la necessità di mantenerlo, “potenziarlo e ripararlo” per renderlo ancora più efficiente. Alla fine del confronto è comunque arrivata la consueta stretta di mano, con la CNN che ha reso noto che per il 57% degli americani l’abbia spuntata ancora la democratica.

Si rimane dunque in attesa del terzo – ed ultimo – faccia a faccia previsto per il prossimo 19 ottobre; quando, con ogni probabilità, verrà definitivamente deciso il prossimo destino degli Stati Uniti d’America. E non solo.

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