Cina: ecco Xi Jinping, l’erede di Mao Zedong

Dopo il diciottesimo Congresso del Partito Comunista Cinese appare sempre più chiaro il tentativo di Xi Jinping di creare una leadership sempre più autoritaria e di creare un proprio culto della personalità, proprio come Mao. E intanto telefona a Trump...

Cina: ecco Xi Jinping, l’erede di Mao Zedong

Durante i tre giorni intercorsi tra il 24 e il 27 ottobre, si è tenuto a Pechino il congresso del Partito Comunista Cinese che ha visto riuniti più di 200 membri del partito. Il congresso, il cosiddetto “Plenum”, raccoglie le più note ed importanti figure del partito riunite per discutere della dottrina, progetti e nel formulare nuove politiche. Il Plenum si è tenuto a porte chiuse, in grande segreto, e infatti sono poche le notizie trapelate dal congresso. Sono stati però rilasciati, dopo la riunione, tramite un comunicato ufficiale i risultati delle varie deliberazioni stabilite.

Secondo gli analisti, il Plenum è stato uno strumento per Xi Jinping, segretario del partito e presidente della Repubblica Popolare Cinese, di tenere sempre più saldo il suo controllo sul partito e di avviare una campagna anti-corruzione di vasta portata. È stato il 18esimo Congresso del Partito Comunista Cinese e verrà ricordato simbolicamente come il tentativo, da parte di Xi, di centralizzare potere e autorità attorno al suo personaggio, ripercorrendo le orme di Mao, “il Grande Timoniere”.

Secondo molti, il paragone con Mao è esagerato, ma di certo anche Xi Jinping sta cercando di creare, come fece Mao, un proprio culto della personalità, una significante e quasi-religiosa devozione da parte del popolo nei suoi confronti. Un altro importante risultato del Congresso è l’idea, ripetuta con decisione da Xi, di dare nuova enfasi al Partito Comunista e di creare una nuova e più potente leadership, basata su una rigorosa, fiscale e severa disciplina. Come tenterà di attuarla è ancora materia oscura al momento, ma anche in questo caso ci sono molte analogie con la Rivoluzione Culturale che avviò Mao Zedong.

Ma soprattutto, Xi Jinping ha lanciato chiaro il messaggio che la leadership sarà guidata da lui in prima persona, eliminando un qualsiasi principio di democrazia all’interno del Partito. Tutto questo implica serie preoccupazioni visto che una così netta concentrazione di potere nelle mani di un solo uomo alla guida di un enorme Paese che vanta una delle economie più sane dell’intero pianeta e soprattutto un armamento nucleare.

Nel frattempo, il neo-eletto Presidente americano Donald Trump e Xi Jinping, in una telefonata hanno dichiarato che ci sarà un “mutuo rispetto” tra Cina e USA e Trump ha espresso anche la volontà di instaurare relazioni sempre più forti con la Cina.

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