Cannabis. Microsoft entra nel business con un software "stupefacente"

Secondo il prestigioso quotidiano "New York Times", sembra che la Microsoft collaborerà con una startup per la realizzazione di un software che aiuti le autorità a monitorare il settore, la distribuzione ed il commercio della cannabis legale.

Cannabis. Microsoft entra nel business con un software "stupefacente"

Il prestigioso “New York Times” ha diffuso, in queste ore, una notizia che ha destato molto scalpore nel mondo dell’innovazione tecnologica. In pratica, secondo il quotidiano della Grande Mela, Microsoft avrebbe investito nel commercio – legale – cannabis

Nello specifico, la Microsoft avrebbe avviato una collaborazione con la start-up americana Kind Financial che ha, come mission, quella di supportare le imprese attive nella produzione e vendita di marijuana legale: tra i prodotti realizzati dalla Kind Finantial, tanto per rendere l’idea, vi sono anche dei chioschi simili a bancomat grazie ai quali è possibile ritirare delle modeste dosi di marijuana a scopo medico o ricreativo. 

Microsoft, in ogni caso, non si impegnerà direttamente nel settore ma fornirà il suo know how nella realizzazione di un software che aiuterà le autorità e le organizzazioni governative statali a tracciare il destino delle piantine di cannabis: dalla semina, alla raccolta, alla distribuzione finale.

La notizia è stata confermata dalla Kind Finantial: il CEO dell’azienda, David Dinenberg, ha rivelato di aver proposto la collaborazione anche ad altre aziende ma che la Microsoft è l’unica che abbia avuto il coraggio di accettare. Per il resto, spiega Dinenberg, per quanto successo potrà avere il commercio legale di cannabis negli USA, quest’ultimo resterà sempre (come alcool e tabacco) soggetto a restrizioni piuttosto severe e, in tal senso, la sua azienda è lieta di essere colei che fornirà – ad agenzie governative ed autorità varie – gli strumenti necessari a poter seguire il settore della cannabis legale.

Microsoft, dal canto suo, ha spiegato il perché ha accettato di cimentarsi in una simile “impresa”. Kimberly Nelson, che si occupa presso Microsoft di soluzioni destinate alle amministrazioni statali e locali, ha spiegato che sempre più Stati regolarizzeranno questo settore (oltre a quelli attuali: Washington, Colorado, Alaska, Oregon e District of Columbia) e, quindi, vi sarà un crescente numero di transazioni in tal senso: Microsoft, proprio per questo, vuole esserci fornendo requisiti e strumenti sempre più evoluti per il track & trace della cannabis legale.

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