Canada: aumentano i suicidi tra gli adolescenti

Nella comunità di Wapekeka, in Canada, dove vivono circa 2000 persone è allarme per l'aumento dei suicidi tra gli adolescenti da inizio anno ad oggi. Si teme che ci sia di mezzo un "Patto suicida".

Canada: aumentano i suicidi tra gli adolescenti

In Canada, precisamente nella comunità di Wapekeka, abitata da 2000 persone di nativi americani è scattato lo stato di emergenza per il terzo suicidio che ha sconvolto la comunità da inizio anno ad oggi.
Già lo scorso gennaio, in questa comunità tre ragazzi di 12 anni, Jolynn Winter, Chantel Fox e Jenera Roundsky si erano tolti la vita è per questo le autorità accorse sul luogo del suicidio sono arrivati alla conclusione che i tre giovani avessero fatto un patto, il cosidetto “patto suicida”.

La polizia pensa che i tre ragazzini facessero parte di un gruppo di studenti che la scorsa estate decisero di stipulare tutti insieme questo patto. Il problema adesso consiste nel fatto che questo patto possa includere almeno 40 ragazzi, un numero elevato di adolescenti visto che il villaggio è composto da solo 2000 abitanti.

Il capo della comunità Joshua Frogg ha dichiarato che al momento del suicidio della povera Jenna, l’ultima adolescente che si è uccisa dei tre, non c’era nessun piano di sicurezza e nessun piano di assistenza e dopo la scoperta di questo patto che include almeno 40 ragazzini, la comunità è ancora più sconvolta e sotto shock.

Il capo della comunità, ha continuato dicendo che non hanno abbastanza persone in grado di contenere questa incombente epidemia di suicidi e quindi questo espone i ragazzini e le loro famiglie ad un rischio altissimo per le loro vite. A rimediare un pò a questa terribile situazione, il Sistema Sanitario Canadese ha promesso di inviare a questa comunità dei fondi per un valore di 380.000 dollari canadesi per la prevenzione contro i suidici adolescenziali.

In vista di questa compagna, come testimonial ci sarà Karissa Koostachin, una ragazzina di 14 anni che negli anni passati ha tentanto diverse volte di suicidarsi e vuole portare la sua esperienza per convincere i coetanei a desistere dal tentare il suicidio.

Durante un’intervista al quotidiano “Mirror”, la ragazza racconta che tutti possiamo nascere in contesti dove regnano il bullismo e le intimidazioni che portano i ragazzini a bere e drograrsi per poi finire con il tentanto suicidio e quindi la morte nel peggiore dei casi. All’epoca Karissa racconta che faceva uso dello speed e non era l’unica almeno 30 dei suoi amici hanno provato a suicidarsi.

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