Attacco ad un albergo vicino alle Piramidi di Giza coinvolge turisti

Giovedì mattina un gruppo di 15 militanti della Fratellanza mussulmana ha lanciato petardi e fuochi d'artificio contro un albergo di Giza, coinvolgendo anche un pullman di turisti israeliani.

Attacco ad un albergo vicino alle Piramidi di Giza coinvolge turisti

Le forze di sicurezza egiziane sono alla ricerca di una quindicina di persone che hanno lanciato fuochi artificiali e petardi contro un pullman di turisti israeliani nel governatorato di Giza, in Egitto. Nella mattinata di giovedì, un gruppo di 15 islamisti facenti parte dell’organizzazione terrorista Fratelli Mussulmani si è riunito fuori dall’hotel Three Pyramids per una manifestazione di protesta e ha sparato petardi e cartucce contro gli agenti di sicurezza di guardia davanti all’hotelna quattro stelle. L’attacco ha causato danni alla facciata e ad alcune finestre dell’albergo e all’autobus di turisti che si trovava davanti all’edificio.

L’incidente è avvenuto nella via Al Ahram, molto vicina alle famose piramidi di Giza, che di frequente è scenario di proteste della Fratellanza fondata in Egitto nel 1928 da Hasan al Banna, con il fine di riportare l’Islam al centro della vita sociale e politica del Paese.

Secondo quanto riportato da un ufficiale di polizia, fortunatamente l’attacco non ha provocato feriti né tra i turisti, circa 45 persone provenienti dalle città israeliane di Umm al-Fahm e Jaffa, né tra il personale dell’albergo. I media locali si sono riferiti alle vittime col nome di “arabi del 1948”, un eufemismo per indicare gli arabi che hanno cittadinanza israeliana.

Un funzionario del comune di Umm al-Fahm ha affermato che tutti i turisti sono stati portati nuovamente nell’hotel, e qui sono rimasti dall’attacco e che uno dei sospettati è stato arrestato e sottoposto a interrogatorio per capire i legami con quanto accaduto. Intanto si proseguono le ricerche per individuare gli militanti coinvolti nell’attacco.

Da tempo il governo egiziano è impegnato in una dura lotta contro un’insurrezione jihadista con base nel nord del Sinai, responsabile di attacchi contro le forze di sicurezza che si sono moltiplicati da quando nel 2013 l’esercito ha deposto il presidente egiziano e leader dellaFratellanza mussulmana, Mohammed Morsi, e che hanno causato centinaia di morti.

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