Adozioni: una famiglia per cinque fratelli del Kansas

Cinque fratelli, allontanati dalla madre un anno fa, cercano famiglia: il web risponde con tremila richieste e quattro milioni di clic sull'annuncio postato nel settimanale “Family Wanted”.

Adozioni: una famiglia per cinque fratelli del Kansas

Sono cinque fratelli del Kansas, la minore ha due anni, il maggiore undici, due femmine e tre maschi. Questi cinque fratelli vantano il record di richiesta in adozione. Ai Servizi per l’infanzia del Kansas non era mai successo di ricevere tremila richieste di adozione in pochissimi giorni.

Ne parla il settimanale dedicato alla adozioni “Family Wanted” del Kansas City Star, in un annuncio che è stato “cliccato” quattro milioni di volte, mentre le domande di accoglienza dei bambini si moltiplicavano in poche ore. Il traffico era talmente elevato nella pagina web, che l’appello è stato tolto.

Pare che il successo dell’annuncio sia riconducibile anche alla foto di Mark Weber che riprendeva i cinque fratelli insieme e per ciascuno tracciava un piccolo profilo. Bradley, il più grande, ha undici anni, ama la musica, è “rispettoso”, “dolce” e “gentile”. Preston, 10 anni, ama gli animali e la vita all’aperto, ha una collezione di Pokémon, gli sport preferiti sono la pesca e il football americano.

Qundi c’è Layla, ha 8 anni, è amante di hip-hop, le piace curare gli animali feriti, gioca volentieri a pallavolo e a softball. A sei anni Landon sa già quel che farà da grande: insegnante di educazione fisica, come Preston colleziona figurine dei Pokémon. L’ultima è Olive, ha due anni, ed è descritta come “campionessa nel fare le cose che si fanno alla sua età: essere coccolata”.

Tolti alla madre circa un anno fa, i bambini vivono in cinque diverse famiglie. Il desiderio è quello di poterli riunire e il modo in cui è stato accolto l’annuncio dai social fa pensare che è possibile.

Dal Dipartimento per la famiglia e l’infanzia del Kansas, Theresa Freed ha affermato alla Abc che potenziali famiglie sono già state individuate. 
Questa storia, virale sul web statunitense, dice che le adozioni 2.0, sono possibili. Le pratiche e la burocrazia completeranno l’opera.

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