Mediaset, crollo in borsa dopo forfait di Vivendi

Tempi duri per Mediaset Premium: dopo la brutta interruzione della trattativa con Vivendi, e la seguente conclusione "amichevole" sfumata ieri dopo le iniziali minacce, il titolo è scivolato in borsa subendo un calo del 4,2%.

Mediaset, crollo in borsa dopo forfait di Vivendi

Mediaset continua a perdere appeal, e nemmeno la prospettiva di una conclusioneamichevole” della sfortunata querelle con Vivendi è riuscita a risollevare il titolo. Quest’oggi infatti, all’indomani dell’interruzione dichiarata delle prove di pace, il gruppo storico fondato da Silvio Berlusconi ha infatti perso un drammatico 5,31% quest’oggi all’apertura di Piazza Affari, e risulta tutt’ora in perdita del 4,2%.

Dati che rimandano allo scorso 13 ottobre 2015, quando si toccò il minimo assoluto degli ultimi due anni. Non c’è da stupirsene d’altronde, visto che la guerra fredda con la società francese rischia ora di lasciare Mediaset con le ossa rotte.

D’altronde l’affermazione di Vincent Bolloré non poteva non lasciare strasichi pesanti su una vicenda che si protrae oramai dallo scorso 8 aprile, e che ora è stata segnata da un’ennesima svolta – in negativo – per il gruppo di Cologno Monzese. Eppure l’epilogo sembrava annunciato sin dal principio poiché, se da parte di Vivendi c’era la volontà di uscire dallo stallo in maniera “amichevole”, Mediaset dal canto suo aveva subito percorso le vie legali.

Un atteggiamento che ha indispettito non poco i francesi i quali, oramai stanchi di “cercare continuamente soluzioni alternative“, hanno infine deciso di mettere la parola fine ai tentativi di riconciliazione. Sta di fatto che, nonostante la discesa in Borsa, con ogni probabilità la situazione di aperto conflitto – ora definitivamente reale – era già stata preventivata dagli azionisti di Mediaset.

In seguito alla comunicazione di Vincent Bolloré infatti, la società ora guidata da Pier Silvio Berlusconi ha replicato con assoluta flemma che ogni contatto fra le due parti era stato interrotto già dallo scorso 25 luglio, ribadendo una volta di più che non è intenzione di Mediaset trovare una soluzione amichevole per mettere la parola fine alla vicenda.

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