Equitalia: basta cartelle shock e toni più soft

Niente minacce di riscossione sotto il tetto dei duemila euro di debito. Inviti bonari ai pagamenti e istituzione di nuovi call center per contattare gli utenti. Equitalia dunque non abolita ma trasformata

Equitalia: basta cartelle shock e toni più soft

Invece di essere abolito, l’ente Equitalia sarà semplicemente rivoluzionato. Ad essere toccato sarà il meccanismo che consente alle casse dello stato di recuperare i crediti pendenti: un nuovo modo di comunicazione sarà adottato per i mini pagamenti, che riguardano somme fino a 1.000-2.000 euro. La richiesta di pagamento qui sarà più soft e meno perentoria, e non arriverà la cartella a casa come è invece avvenuto finora.

La novità riguarda anche l’istituzione di un call center, che avrà il compito di avvicinare i clienti morosi un po’ come i gestori telefonici, con maniere gentili e persuasive. Dopo la comunicazione verbale da parte degli operatori, se ancora non sarà stato effettuato il pagamento, arriverà l’invito bonario, e solo al terzo sollecito sarà recapitata la cartella esattoriale e saranno avviate le procedure esecutive per effettuare la riscossione.

L’ente sarà ribattezzato “Nuova Equitalia” o “Agenzia della riscossione”, e fino ad oggi è stata controllata per il 51% dall’Agenzia delle Entrate e per il restante 49% dall’Inps. Il premier Matteo Renzi, insieme al governo, ha pensato di effettuare delle trasformazioni e di farla diventare un’agenzia autonoma e indipendente. Solo in  questo caso, secondo il governo, si abbatterebbe la quota di interessi e i conflitti che sorgono tra esattore e accertatore. Gli 8mila dipendenti che lavorano per Equitalia vedranno cambiare anche il loro contratto, che sarà trasformato come quello dei bancari ma potrebbe essere anche parificato in linea con quello dei dipendenti pubblici. Una trasformazione che dovrebbe quindi portare benefici e meno ansie nei cittadini, ma invece non sarà del tutto così.

Infatti, la paura è che l’ente, resa completamente autonoma, possa abusare del potere consentito dalla legge nei confronti dei non pagatori e stringere ancora di più la morsa nei confronti di chi non può pagare. Il debito reale è sempre di gran lunga inferiore a quello richiesto da Equitalia e, secondo i cittadini, poco cambierà anche con la nuova gestione, perché le cartelle arriveranno ugualmente come prima. Un cambiamento radicale potrebbe essere dato dalla cancellazione di alcuni crediti pendenti, che alcune fasce sotto reddito non possono pagare, e sarebbe una boccata di ossigeno per i contribuenti.

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