Crisi emigranti, Renzi: “Aiuti all’Italia o veto su bilancio 2017”

"Vogliono che abbassiamo le spese? Aprano le porte e noi lo facciamo": così ha esordito il premier Matteo Renzi durante la registrazione della trasmissione Porta a Porta, mentre era in attesa della lettera da Bruxelles sulla manovra di bilancio.

Crisi emigranti, Renzi:  “Aiuti all’Italia o veto su bilancio 2017”

Durante la registrazione della trasmissione di Porta a Porta, il Premier Renzi ha parlato dell’Europa, delle responsabilità che ogni stato d’Ue deve affrontare. L’Unione Europea deve schierarsi al fianco dell’Italia sulla questione migranti altrimenti, se i paesi dell’Est non accoglieranno i migranti, il presidente del Consiglio porrà il veto al bilancio del 2017.

L’UE contesta le troppe spese per i migranti sostenute dall’Italia, e Renzi ribadisce che è pronto ad abbassare le spese purché tutti i paesi d’Europa siano disposti ad aprire le porte. Il Premier ha affermato: “noi abbassiamo spese, invece della bocca aprano il portafoglio”.

Rivolgendosi a tutti i politici italiani il Premier ha dichiarato: “Vorrei che tutti insieme, maggioranza e opposizione, senza dividerci, dicessimo a questi Paesi che il meccanismo è finito. Vorrei che tutti dicessero che la posizione del governo è la posizione dell’Italia”.

Siamo al limite dell’emergenza, ormai i  numeri dei flussi migratori pesano sulle spalle degli italiani. Matteo Renzi ribadisce che con l’arrivo dell’inverno, la situazione sarà ancora più difficile, le condizioni del mare peggioreano, per questo occorre bloccare il flusso entro il 2017. L‘Italia non sarà in grado di sostenere un altro anno come quello appena passato.

Nello stesso tempo il Premier con aria pacata prende posizione sul caso delle barricate nel Ferrarese. Critica aspramente i cittadini di Goro e Gorino, ma nello stesso tempo, manifesta “comprensione” verso la popolazione italiana stanca, preoccupata e amareggiata per l’arrivo continuo dei profughi.

Il Presidente del Consiglio dichiara: “l’Italia che conosco io, quando ci sono 11 donne e otto bambini si fa in quattro per risolvere il problema”, non nega l’accoglienza ma si prodiga a difesa dei deboli.

In riferimento alla lettera di richiamo di Bruxelles, il Premier resta fermo e deciso, e dichiara che continuerà nella sua direzione, per l’Italia.  dichiarando: “Le misure non cambiano. In tanti violano le regole Ue. A chi vorrebbe farci le pulci sulle spese per il sisma, dico che noi stiamo rispettando le regole”.

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