Argentina: salta l’accordo sul debito e va in default

ll Paese non ha pagato gli interessi sui nuovi bond, che ammontano a 539 milioni di dollari, scaduti ieri a mezzanotte. Il giudice americano Griesa ha congelato il debito in mancanza di accordi con gli hedge. Richiesto rimborso integrale delle obbligazioni

Argentina: salta l’accordo sul debito e va in default

L’Argentina non ha trovato un accordo sul debito e si avvia ancora una volta al default, per la seconda volta in soli 13 anni. Alla conclusione di una battaglia svoltasi a New York, la trattativa con gli hedge fund creditori si è conclusa senza nulla di fatto, lasciando la nazione allo sbaraglio. A renderlo noto è stato il ministro dell’economia, Axel Kicillof, che in piena notte ha detto: “I fondi speculativi hanno cercato di imporci qualcosa di illegale. L’Argentina è pronta a impegnarsi al dialogo e alla ricerca del consenso, ma cerchiamo una soluzione equilibrata, giusta e legale”.

A causa dell’accordo saltato, l’Argentina non è più in grado di far fronte ai suoi obblighi di rimborso. Lo aveva già preannunciato l’agenzia di rating Standard & Poors, che aveva messo il Paese in “default selettivo”, al momento della conclusione delle trattative. Durante la conferenza stampa tenuta dopo i tanto attesi due giorni di colloqui, il ministro aveva parlato degli hedge fund definendoli “avvoltoi”. Daniel Pollack, il mediatore inviato dal tribunale, aveva aggiunto: “Sfortunatamente non è stato trovato l’accordo e la Repubblica dell’Argentina andrà in default”.

Il ministro ha ribadito che l’Argentina ha offerto ai detentori del debito, termini e condizioni offerti agli altri creditori, ma che sono stati respinti. I due hedge fortemente criticati da Buenos Aires sono Nml Capital e Surelius, che non hanno voluto aderire ad una ristrutturazione del debito sulla base di nuovi titoli che hanno visto perdite fino al 70%. Le stesse condizioni sono state accettate negli anni scorsi dal 90% dei creditori, anche quando il Paese aveva dichiarato un grave default nel 2001, con cento miliardi di debito estero.

Il giudice federale Thomas Griesa ha dato ragione ai fondi, però sostiene che l’Argentina non può pagare interessi sui nuovi titoli ristrutturati: prima infatti, deve trovare un accordo per saldare i creditori ribelli che vogliono essere risarciti dei bond in loro possesso, che ammontano a 1,5 miliardi. Infatti, il nuovo default dell’Argentina è causato proprio dagli interessi dovuti sui nuovi bond, che fino a mezzanotte di ieri erano 539 milioni di dollari. In attesa dell’accordo con gli hedge, Griesa ha congelato il debito. Si spera che qualcosa cambi prima della scadenza.

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