730/2017: credito d’imposta sui sistemi di videosorveglianza

I contribuenti potranno richiedere il credito d’imposta nel modello 730/2017 per le spese relative a sistemi di videosorveglianza, sistemi di allarmi e di vigilanza entro il 20 marzo 2017.

730/2017: credito d’imposta sui sistemi di videosorveglianza

Il credito d’imposta relativo alle spese di videosorveglianza, sistemi di allarmi e di vigilanza potrà essere richiesto presentando un’istanza telematica all’Agenzia delle Entrate entro il – 20 marzo 2017 –. È possibile accedere al software gratuito “Creditovideosorverglianza”, utilizzando direttamente il portale dell’Agenzia, agenziaentrate.gov.it

La legge di Stabilità 2016 ha stabilito il credito d’imposta relativo al 2016 per le spese inerenti i sistemi di videosorveglianza. Si tratta di un’agevolazione rivolta alle persone fisiche che, per contrastare la criminalità, utilizzano l’acquisizione di vari sistemi di allarme. 

Nello specifico, in una nota, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tale agevolazione è rivolta alle spese sostenute nel 2016 per immobili ad uso residenziale inerenti l’acquisto di materiale relativo a sistemi di videosorveglianza digitali, sistemi di allarmi o di vigilanza. Rientrano nella richiesta al credito d’imposta, anche le spese sostenute per i contratti redatti con istituti di vigilanza.

I dati da inserire nella domanda sono:

  • Codice fiscale sia dell’acquirente che del fornitore
  • Tutti i dati inerenti la fattura d’acquisto: numero di fattura, data, importo ed IVA

È necessario indicare nell’istanza da presentare all’Agenzia delle Entrate anche la destinazione dell’immobile a cui si riferisce la fattura, quindi bisogna riportare l’uso dell’immobile in questione. In particolare, specificare se l’immobile oggetto del credito d’imposta è adibito a uso promiscuo, ossia riservato sia all’attività lavorativa imprenditoriale, sia a destinazione personale o familiare. In questi casi specifici l’Agenzia delle Entrate riconosce un credito d’imposta pari al 50%.

Il contribuente beneficiario può usufruire del credito d’imposta maturato attraverso i sistemi telematici dell’Agenzia come partita a compensazione nel modello F24. 
È opportuno ricordare che le persone fisiche, pur non essendo titolari di reddito d’impresa o lavoro autonomo, possono decurtare il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.

 

Continua a leggere su Fidelity News