Violenze fisiche e psicologiche su bambini disabili: maestra arrestata

L'indagine della polizia è iniziata grazie al racconto di un collaboratore scolastico: numerose testimonianze di ex alunni e genitori accertano le violenze perpetrate dalla donna.

Violenze fisiche e psicologiche su bambini disabili: maestra arrestata

Una maestra elementare di 54 anni è stata arrestata questa mattina e messa ai domiciliari su disposizione del Gip. Secondo quanto accertato dalla polizia, l’insegnante avrebbe compiuto violenze fisiche e psicologiche su alunni di appena 6 anni, alcuni dei quali affetti da gravi disabilità. E’ stato riportato un episodio agghiacciante: avrebbe infilato la testa di una bambina, con difficoltà psicofisiche, nel cestino dei rifiuti.

Colleghi ed ex alunni sono stati i primi ad accusare la maestra: le indagini sono partite a marzo quando i poliziotti hanno raccolto la deposizione di un collaboratore scolastico che aveva visto la docente colpire un bimbo di 6 anni con una ginocchiata alla schiena per poi tirargli un forte schiaffo sul volto. La polizia ha quindi preso a raccogliere le testimonianze di ex alunni, di genitori e familiari dei bambini.

I racconti hanno fatto emergere un contesto inquientante, permeato da continue violenze: la maestra faceva spesso stare i bambini con il capo chino sul banco, in religioso silenzio, per poter mangiare in tranquillità. Le violenze negli ultimi anni si erano acutizzate. La maestra, nel corso degli ultimi anni, è stata più volte spostata di classe, gli inquirenti stanno valutando perchè sia stato preso questo tipo di provvedimento.

Sono 65 i casi di maltrattamenti in asili nido o scuole d’infanzia riportati dalle cronache negli ultimi 7 anni: bambini costretti a mangiare il proprio vomito, presi a calci, lasciati al buio per ore. Le denunce arrivano dai genitori molto spesso, la scuola raramente si espone per prima. Le associazioni in difesa dell’infanzia sentenziano che in Italia si fa troppo poco per prevenire gli abusi: in molti nidi e materne non ci sono controlli sulla tenuta emotiva dei docenti.

Quando l’insegnante viene condannato, l’interdizione dai pubblici uffici è a discrezione del giudice, e spesso non accade. Dopo qualche anno è previsto il reintegro o il trasferimento. Le associazioni chiedono telecamere negli asili e l’introduzione di test attitudinali.

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