Il parroco del Duomo di Vigevano è stato vittima di ricatti a sfondo sessuale. Nei guai il sacrestano 35enne.
È questa la notizia che arriva in queste ore dal settimanale locale “l’Informatore” in seguito all’apertura di un processo per ricatti a luci rosse che riguarda dei ricatti a sfondo sessuale al santuario della Madonna della Bozzola di Garlasco a cui questa vicenda sarebbe collegata.
Il parroco del Duomo di Vigevano, Don Giancarlo Padova, 73 anni, avrebbe ricevuto la richiesta di 1000 euro dal sacrestano di un altro sacerdote, Mohamed Ibrahim Mansur, 35 anni, che è già stato indagato in passato per tentata estorsione.
Il sacrestano avrebbe detto al parroco di essere a conoscenza dell’esistenza di registrazioni di alcune telefonate compromettenti tra lui ed alcuni romeni di loro conoscenza, che sono stati accusati di aver ricattato per anni l’allora rettore. I due uomini, Fravius Alexa Savu, 33 anni, e Florin Tanasie, 22, arrestati lo scorso giugno, avevano architettato un ricatto che negli anni gli aveva fruttato parecchi soldi. Avevano minacciato l’allora rettore Don Vitali di diffondere telefonate e filmati relativi a dei festini gay. In questo modo avevano intascato 250mila euro che Don Vitali aveva versato loro per evitare lo scandalo.
Il pagamento della somma richiesta adesso a Don Padova avrebbe fatto in modo che i file con le registrazioni, che il sacrestano sosteneva esistessero, venissero cancellati. Le indagini, però, hanno portato alla luce la realtà dei fatti.
Il sacrestano non aveva alcun file in suo possesso riguardante il parroco, ma aveva fatto speculato su alcune conversazioni hard realmente avvenute e di cui era venuto a conoscenza. Un tentativo di estorsioni non andato a buon fine, quindi.
La vicenda, però, sta nuovamente facendo discutere in queste ore sui tanti scandali che in passato hanno coinvolto la Chiesa e che gettano ogni volta i fedeli nell’indignazione. Tante, infatti, le storie emerse negli anni passati con protagonisti proprio degli esponenti della Chiesa.