Il Vaticano non approva il suicidio di Brittany, non è dignità

Monsignor Carrasco de Paula, presidente della "Pontificia accademia per la Vita", si pronuncia sul caso di Brittany, la ragazza che si è suicidata per il tumore al cervello, e dice: "Il suicidio assistito è un’assurdità"

Il Vaticano non approva il suicidio di Brittany, non è dignità

La vicenda di  Brittany Maynard, la ragazza che si è suicidata perché aveva un tumore al cervello, è stata profondamente criticata dal Vaticano, che ha emesso un parere esplicito sul desiderio del suicidio. Britteny si è uccisa scegliendo l’eutanasia perché non voleva soffrire, o per meglio dire non voleva trasformarsi giorno dopo giorno in una larva umana. Monsignor Carrasco de Paula, presidente della “Pontificia accademia per la Vita”, ha detto che il gesto compiuto dalla ragazza, ovvero del suicidio assistito è “un’assurdità”. Secondo il monsignore infatti “la dignità è un’altra cosa che mettere fine alla propria vita. Non giudichiamo le persone ma il gesto in sé è da condannare”. 

Continua ancora il monsignore aggiungendo: “Il gesto di Brittany Maynard  è in sé da condannare, ma quello che è successo nella coscienza noi non lo sappiamo. Noi scegliamo sempre cercando il bene, il guaio è quando sbagliamo“. Il parere del monsignore sulla coscienza è, secondo  lui, da considerare come un santuario impenetrabile e le sue parole fanno riflettere su una condizione che un domani porterebbe tutti i malati a togliersi la vita. La raccomandazione di Monsignor Carrasco de Paula è quella di far capire che il suicidio non è una soluzione e non sostituisce alcun rimedio che la vita non può dare.

Suicidarsi dunque non è atto di dignità, secondo quanto sostiene il monsignore, e non è neanche una cosa positiva, perché è la negazione della vita. Togliersela vuol dire non avere rispetto della missione per cui siamo nati e anche una mancanza di rispetto per le persone che ci vogliono bene. Parole che fanno molto riflettere, e il pensiero va a Brittany, che oramai non c’è più e che ha deciso di lasciare questo mondo volontariamente per non soffrire. Ma adesso i suoi parenti, e il marito soprattutto, non soffrono ugualmente della sua mancanza? Forse sarebbe stato meglio che la malattia avesse fatto il decorso e la ragazza adesso sarebbe ancora viva. Il grido di Monsignor Carrasco de Paula contro il suicidio di Brittany e la sua disapprovazione per la sua scelta mettono nuovi interrogativi a chi come lei decidono di intraprendere questo percorso, sperando che riflettano sulla loro scelta.

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