Val di Susa: slavina travolge otto sciatori. Due vittime ed un ferito

Tragedia in Val di Susa: una slavina travolge un gruppo di otto sciatori fuori pista. Per due di loro, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Un terzo è, invece, ferito. Tra le vittime una guida alpina italiana

Val di Susa: slavina travolge otto sciatori. Due vittime ed un ferito

E’ di poche ore fa la notizia della slavina che, staccatasi dalle montagne di Cesana Torinese, sul Monte Terra Nera a quasi 3000 metri di altitudine, ha travolto un gruppo di otto sciatori. Questi, che sciavano fuori pista, sono stati investiti dalla violenta valanga e sono rimasti per lungo tempo sotto la neve.

Sei di loro si sono fortunatamente salvati, mentre due hanno, invece, perso la vita. Tra questi ultimi un francese, di cui non si conosce ancora il nome, ed un italiano, Luca Prochet, 53 anni, guida alpina che lavorava anche con l’elisoccorso del 118.

Il gruppo di sciatori era partito all’alba da Modane e aveva raggiunto, intorno alle 9:30 del mattino, la cima Dormillause. Da qui, la comitiva ha deciso di dividersi in due gruppi, viaggiando, quindi, su due diversi elicotteri dell’eliski Pure Sky Company.

Sulla costa nord sono scesi i quattro più esperti del gruppo, tra i quali c’era Luca Prochet, mentre gli altri sono scesi alle loro spalle. Non c’era vento e la neve pareva ottima: tuttavia pochi minuti dopo la slavina si è staccata dalla montagna e ha travolto gli sciatori, trascinandoli per alcune decine di metri.

A poche ore dall’accaduto, non sono ancora chiare le cause della tragedia: le prime ipotesi, tuttavia, sembrano orientarsi verso la presenza di condizioni meteo non favorevoli alla discesa fuoripista. Le recenti nevicate e le continue variazioni di temperatura del manto nevoso sembrano, quindi, essere le cause più probabili, anche se al momento non ne è stata data certezza. 

Un pilota dell’elisky, accortosi per primo della valanga, ha immediatamente lanciato l’allarme, ma i primi soccorsi sono stati prestati dalle guide che erano in zona. Le due vittime sono state portate alla camera mortuaria dell’ospedale di Susa, lo stesso in cui è stato, inoltre, ricoverato lo sciatore ferito che, pur avendo riportato diverse lesioni ed una probabile frattura alla spalla, non sarebbe in pericolo di vita.

Il superstite, al pronto soccorso, non ha voluto parlare dell’accaduto. Chi lo ha incontrato ha, quindi, detto di lui: “È molto provato; ha chiamato casa per avvisare che sta bene, ma non ha voluto spiegare a nessuno la dinamica di cosa è accaduto“.

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