Usa, madre e fidanzato torturano e uccidono il figlio di tre anni

Il Procuratore ha detto chiaramente che per i due torturatori chiederà la pena di morte. Incredibili e orribili le torture che la madre e il fidanzato hanno inflitto al piccolo: lo hanno anche tenuto legato per i piedi con del nastro adesivo

Usa, madre e fidanzato torturano e uccidono il figlio di tre anni

Un episodio di orrore e violenza inaudita ha devastato la Pennsylvania: un bambino di tre anni è morto dopo tre giorni di sofferenze atroci. Il piccolo è stato infatti torturato e massacrato di botte dalla sua mamma, una donna di 31 anni, Jillian Tait, e dal suo fidanzato, un uomo di 23 anni, che si chiama Gary Fellenbaum. Il piccolo innocente si chiamava Scott McMillan, e dopo tre giorni di orrore non ha resistito alle terribili torture che i due gli infliggevano. I due violenti hanno fatto una frusta per provocare ancora più dolore al bambino, realizzata con un bastone di alluminio che percuoteva il corpicino continuamente e inoltre lo picchiavano con calci e pugni ovunque. La coppia abita a Chester, un grosso centro della Pennsylvania.

La vicenda ha sconvolto l’America e non ci sono parole per descrivere la tragedia. Il Procuratore della contea di Chester Tom Hogan ha commentato la vicenda con grande commozione e ha descritto le sevizie che i due hanno inflitto al piccolo piangendo. Ha anche aggiunto che il bambino è stato tenuto legato alla sedia con del nastro adesivo e addirittura appeso con la testa in giù. Una visione che il Procuratore non dimenticherà facilmente. Per la violenza con cui è stato trattato il bambino e per averne provocato la morte il procuratore ha ribadito con molta chiarezza che chiederà la pena di morte.

A pubblicare le intenzioni del procuratore è la Abc News, che riferisce le parole pronunciate dal Procuratore Hogan: “Anche se dovesse venire giù il cielo, sarà fatta giustizia”. Una vicenda terribile, che ha lasciato sgomento e profonda tristezza in una comunità tranquilla e laboriosa, che nemmeno lontanamente sospetta che nei pressi di casa possa vivere una coppia di torturatori capaci di fare del male ad una povera anima innocente, piccola e indifesa. L’agonia del piccolo si è protratta per tre giorni, ed ha perso la vita a poco a poco soffrendo in maniera allucinante. Cosa può aver spinto queste due persone a ridurre un bambino così malamente fino a farlo morire? Possibile che siano due persone apparentemente normali e non abbiano mai dato segni di squilibrio? Quello che colpisce sopra tutto è la violenza con cui la stessa madre ha trattato la sua creatura e questo certo non è concepibile.

Continua a leggere su Fidelity News