Guai grossi per Thomas Beatie, il transgender che nel 2007 fece parlare di sé per aver dato alla luce un bambino con l’inseminazione artificiale. Il transgender è accusato di stalking ed è stato tratto in arresto. Le accuse di stalking vengono dalla ex moglie, Nancy, che ha dichiarato che l’uomo l’avrebbe tenuta sotto controllo per tanto tempo grazie ad un localizzatore Gps installato nell’auto per seguirla senza essere visto e conoscere tutto sulle sue abitudini, spostamenti e anche possibili incontri.
La vicenda si complica perché Beatie ha affermato di aver realmente piazzato il localizzatore sull’auto ma il fatto risalirebbe, secondo le sue dichiarazioni, al periodo antecedente il divorzio. In quel tempo infatti Beatie usava la stessa auto e quindi aveva avuto l’occasione di montare il Gps mentre era fuori all’insaputa della moglie.
La vicenda è da verificare ma intanto il transgender è stato catturato mentre si trovava a Phoenix e al momento l’uomo risulta ancora trattenuto in carcere nella contea di Maricopa. La sua situazione è delicata e la polizia indaga per accertare se le affermazioni dell’uomo sono vere, e se effettivamente il Gps risale al periodo in cui i due stavano ancora assieme, il che cambierebbe la sua posizione.
La coppia durante la vita coniugale ha avuto tre figli, ma poi i due si sono separati definitivamente nel 2012. Il divorzio è stato ottenuto non senza difficoltà, ma adesso questa nuova vicenda lascia un po’ perplessi. La storia del Gps applicato all’auto di Nancy è stata scoperta per caso, mentre un poliziotto stava aiutando la donna a cambiare uno pneumatico, che gli è venuto tra le mani mentre stava controllando la vettura.
La versione di Thomas non convince i magistrati e si attendono ulteriori sviluppi su questa situazione che, se non porteranno novità, sfocerà in un processo con possibile detenzione di Beatie per stalking.