Uccise 4 persone mentre guidava contromano ed ubriaco: condannato

La Corte d'Assise di Torino ha condannato un cittadino albanese a diciotto anni e quattro mesi di carcere per aver ucciso quattro persone mentre era alla guida, contromano, in autostrada.

Uccise 4 persone mentre guidava contromano ed ubriaco: condannato

La sentenza riguarda dei fatti accaduti qualche anno fa, il 13 agosto del 2011, quando un cittadino albanese, Ilir Beti, stava guidando contromano ed ubriaco sull’autostrada A26, nel tratto Voltri-Sempione.

Il ragazzo perse il controllo del suv che guidava e causò una strage nella quale rimasero uccisi quattro turisti francesi (Julien Raymond e Vincent Lorin, entrambi di 27 anni, Audrey Reynard, 24 anni, ed Elsa Desliens, 22 anni) ed un quinto che rimase ferito.

Dopo aver causato l’incidente, l’uomo tornò nella sua casa alla periferia di Alessandria dove fu arrestato il mattino seguente grazie alle numerose testimonianze di autombilisti che lo avevano incrociato, contromano, sulla A26.

Il 20 giugno del 2013 l’imprenditore fu condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Torino ad una pena di anni 21 per il reato di omicidio volontario ma questa sentenza fu ribaltata dalla Cassazione la scorsa primavera.

I giudici della Corte Suprema, infatti, accolsero il ricorso avanzato dal professor Coppi, il legale di Ilir Beti, e supportato anche dalle indicazioni del Procuratore Generale Gabriele Mazzotta, il quale chiese l’annullamento con rinvio della condanna di Beti.

Secondo il Pg Mazzotta nelle azioni di Beti non c’era la volontà di uccidere in quanto, come lui stesso dichiarò, “il guidatore voleva procedere contromano per dare prova a sè stesso della sua destrezza e non aveva considerato che gli altri guidatori, che procedevano ‘correttamente’ nella loro marcia avrebbero potuto perdere il controllo dei loro veicoli”.

Oggi a Torino si è concluso il nuovo processo d’appello. La procura generale, basandosi sulla sentenza della Cassazione, ha chiesto 14 anni ed 8 mesi per omicidio colposo ma, a sorpresa, la Corte d’Assise ha condannato di nuovo l’uomo per omicidio volontario e gli ha inflitto una condanna a 18 anni e 4 mesi di reclusione.

Al Palagiustizia di Torino vi erano anche i parenti delle 4 giovani vittime, i quali si sono detti soddisfatti della sentenza.

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