Il Tribunale di Firenze cercherà una madre naturale

Un'ordinanza del Tribunale di Firenze mette in crisi l'articolo 28 della legge 184 del 1983, che proibisce ai figli adottati di conoscere il nome dei genitori naturali. Presto in Parlamento sarà discussa proprio questa legge

Il Tribunale di Firenze cercherà una madre naturale

Un’ordinanza insolita e rivoluzionaria mette in difficoltà  l’articolo 28 della legge 184 del 1983, che proibisce ai figli adottati di conoscere il nome dei genitori biologici. E’ il Tribunale di Firenze ad emettere questa sentenza, e per la prima volta in Italia si impegna a cercare la vera madre di una 59enne, che era stata abbandonata poco dopo la nascita. La bambina era stata lasciata in un istituto religioso e solo in seguito era stata affidata a una coppia siciliana. La signora Mariagnese Bellardita, protagonista di questa vicenda, è una persona appagata della vita ma dichiara: “Spero di ricostruire quel pezzo della mia vita”. 

La signora Mariagnese è venuta a conoscenza della verità tramite una zia, ma soltanto dopo la morte del padre. Per tutta la vita con i genitori, la signora non aveva mai saputo nulla delle sue origini e anche dal racconto della zia emerge una parziale verità. Dopo molte ricerche la signora scopre che i genitori biologici, quando l’hanno abbandonata, erano molto giovani e avevano solo 16 e 14 anni. Ai ragazzi all’epoca avevano detto che il nascituro era nato morto e quindi anche i genitori non sanno che la loro figlia è ancora viva. Ecco le parole di Mariagnese al Corriere della Sera: “La legge mi vieta che sappia la verità”. 

Mariagnese desidera fortemente conoscere i nomi del suoi genitori biologici e specialmente dopo questa scoperta, la voglia di sapere le sue origini è aumentata. Ed ecco che durante questi anni si sono succeduti appelli e diversi tentativi per conoscere il nome della madre. Una gradita sorpresa finalmente arriva: la decisione del tribunale aggira il divieto della legge 184, già dichiarato incostituzionale dalla Consulta. Secondo la spirgazione di Emilia Rosati, fondatrice del Comitato nazionale per il diritto alle origini biologiche, “il Tribunale di Firenze si muove personalmente per la ricerca, anche se la limita alla volontà dell’eventuale madre naturale a conoscere la figlia”.

E adesso Mariagnese potrà, sempre consenziente la madre naturale, conoscere chi l’ha messa al mondo e riabbracciarla anche se per tutti i suoi 59 anni non l’ha mai vista. E’ un modo per mettere insieme i pezzi della sua vita, che la vede comunque oggi in una situazione tranquilla di madre e nonna felice.

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