Tragedia Lampedusa, contestati Letta e Barroso

Il presidente della Commissione europea e il premier Letta sono stati presi di mira dalle contestazioni dei cittadini all’arrivo a Lampedusa

Tragedia Lampedusa, contestati Letta e Barroso

La delegazione guidata dal premier Enrico Letta, dal presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e dal commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, giunta questa mattina sull’isola di Lampedusa, è stata contestata dai cittadini che hanno esposto striscioni di protesta, gridando “vergogna, vergogna”. “Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Assassini!”, hanno poi aggiunto i manifestanti.

Appena atterrata, la delegazione si è subito recata a visitare l’hangar dell’aeroporto dove sono sistemate le oltre 200 bare delle vittime. Il presidente del Consiglio Enrico Letta si è inginocchiato davanti ai feretri delle persone che hanno perso la vita nella tragedia, per un minuto di raccoglimento, e, affiancato dal presidente della Commissione Ue e dal ministro dell’Interno, si è nuovamente inginocchiato per deporre un mazzo di fiori sulla prima fila di bare.

Poi, una volta terminato il colloquio tra Barroso e le altre autorità europee e italiane e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, la delegazione si è recata al centro di accoglienza dei profughi. Durante la visita il premier ha affermato: “Ho visto sofferenza e dolore”, mentre il commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom ha twittato: “Un dolore immenso di fronte alle 280 bare a Lampedusa. Questo non è degno dell’Europa”.

Anche il presidente Barroso è intervenuto sul social network postando la foto dell’incontro con la delegazione di profughi sbarcati nei giorni scorsi e promettendo per Lampedusa “azioni concrete”.

Da Cracovia, è intervenuto anche il presidente Giorgio Napolitano, lanciando un deciso appello: “L’Europa si muova”. Nel sud del Mediterraneo non sono minacciati solo “il godimento dei diritti umani ma addirittura il diritto alla vita, da guerre conflitti interni e regimi oppressivi”, ed è ormai chiaro che c’è “una ondata di profughi” per cui quella di Lampedusa è “giustamente definita tragedia europea”. L’Unione europea deve operare “uno sforzo comune verso queste emergenze”.

Intanto, mentre le autorità si trovano ancora sull’isola di Lampedusa, il bilancio del tragico naufragio di giovedì scorso è salito a 296 vittime. Questa mattina, infatti, sono stati recuperati altri 7 corpi che si trovavano nel relitto del peschereccio.

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