Torino, badante uccide paziente: "Mi aveva fatto perdere la pazienza"

Assurdo dramma a Torino: un badante peruviano ha ucciso un paziente psichiatrico di 51 anni affidatogli da parte dell'ASL locale. Interrogato dalle autorità, ha poi dichiarato: "Mi aveva spazientito".

Torino, badante uccide paziente: "Mi aveva fatto perdere la pazienza"

Un badante ha ucciso il proprio paziente indicando come movente gli eccessivi capricci da parte di quest’ultimo. L’incredibile vicenda è avvenuta a Torino e la vittima, Tullio Cantore (54), era stata affidata al suo carnefice dalla ASL locale. Il 54enne è stato ritrovato morto all’interno della propria abitazione, ed i sospetti si sono subito incentrati su Manuel Antonio Ramirez Fuerte, il badante che aveva denunciato il ritrovamento del cadavere.

Inizialmente Fuerte, di origini peruviane, aveva sostenuto che i lividi sul corpo di Cantore fossero riconducibili alla sua abitudine di cadere di frequenza, ma la ricostruzione dei fatti offerta dall’uomo agli inquirenti non era apparsa sufficientemente convincente.

Dopo avere inizialmente negato il proprio coinvolgimento nell’omicidio, alla fine il badante si è deciso a confessare: fu lui ad uccidere Tullio Cantore, ed il movente addotto per il delitto è stato nientemeno che l’esasperazione per le richieste dell’uomo. Accudire il 54enne, classificato come paziente psichiatrico, si era rivelato un compito ben più probante del previsto per Manuel Antonio.

L’ho ucciso io, ho perso la pazienza“: queste le parole del badante riportate dal quotidiano La Stampa, che specifica come sia stata proprio la ASL ad affidare Tullio alle cure del suo assassino, sotto il compenso di circa mille euro.

Le indagini proseguiranno prendendo in analisi l’operazione di affidamento: non è infatti da escludersi che gli inquirenti possano ravvisare irregolarità procedurali nel processo che ha portato il paziente psichiatrico dalle mani della ASL a quelle del badante.

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