Tassisti "beccati" a Fiumicino mentre truffavano colleghi e passeggeri

Ancora una volta nel mirino delle forze dell'ordine sono finiti i tassisti che, pensando di fare i furbi, a Fiumicino avevano escogitato un metodo per risultare sempre i primi nella lista delle chiamate.

Tassisti "beccati" a Fiumicino mentre truffavano colleghi e passeggeri

Molto spesso leggiamo sulle pagine di cronaca che i tassisti, più o meno in tutta Italia, manomettono i tassametri truffando sia i passeggeri che i loro colleghi che si attengono scrupolosamente alle tariffe imposte dal comune. In un’indagine condotta a Fiumicino, è risultato infatti che alcuni tassisti avevano trovato il modo di truffare i propri colleghi restando sempre i primi nella lista dei taxi disponibili.

Tutta l’indagine è partita dopo la denuncia di una passeggera che si è vista minacciare e lanciare i bagagli fuori dal taxi solamente perchè pretendeva di pagare il giusto, ovvero che il tassista si attenesse a quanto stabilito dal comune ed utilizzasse il tassametro. Il tassista, invece, voleva apllicare un prezzo forfettario alla corsa: in questo modo il pagamento sarebbe risultato in nero e lui avrebbe mantenuto la priorità acquisita nella lista dei taxi disponibili che, a rotazione, vengono chiamati dalla centrale operativa.

Era questo il metodo utilizzato per mantenere la propria priorità sulle corse: infatti nell’aeroporto di Fiumicino è attivo un sistema che prevede l’assegnazione di un numero progressivo ai tassisti che accedono all’area in attesa dei passeggeri sui voli in arrivo. Ebbene qualora la corsa venisse annullata o sia di brevissimo tragitto i tassisti possono accedere di nuovo alla cosiddetta ‘zona accosti‘ e non perdono la loro priorità acquisita all’ingresso dell’area.

Le automobili sono controllate da un trasponder che, qualora il tassametro viene spento, non si attiva e non fa perdere la priorità della corsa. In questo modo i tassisti ‘furbetti’ truffavano stato, passeggeri e colleghi.

Durante i conntrolli eseguiti dagli inquirenti è stato rinvenuto anche un congegno in grado di alterare il tassametro in modo da estorcere ai clienti somme superiori rispetto all’effettivo costo. Sono stati stilati ben 114 verbali con multe che ammontano a 195 mila euro, oltre il sequestro di numerosi trasponder e di un’auto. La vicenda, fa sapere la polizia di frontiera di Fiumicino, è stata posta all’attenzione anche del Comune di Roma e dell’Enac.

Continua a leggere su Fidelity News