Tassista uccide ristoratore con bottiglia, poi investe un carabiniere: catturato

Un tassista ha ucciso un ristoratore durante una lite, ammazzandolo con una bottiglia. Poi, una volta identificato, ha investito un carabiniere nel tentativo di fuggire, ma alla fine è stato arrestato.

Tassista uccide ristoratore con bottiglia, poi investe un carabiniere: catturato

Un tassista ha ucciso un ristoratore nel quartiere di Prati (Roma) la scorsa notte (tra lunedì 23 e martedì 24 maggio, nda) , ammazzandolo con una bottiglia di vetro in seguito ad una lite all’esterno di un locale. Alle parole tra i due hanno fatto rapidamente seguito i fatti, e nella colluttazione il tassista ha afferrato la bottiglia, e l’ha utilizzata per colpire il suo rivale alla testa per poi squarciargli il collo.

Joelson Bernasconi, questo il nome dell’omicida, è un conducente di taxi 33enne di origini brasiliane, e sembra che abbia aggredito Nino Sorrentino (76), titolare della vineria “Olio e vino“, a causa del rifiuto di quest’ultimo di servirgli ancora da bere.

Il movente non è ancora stato accertato con assoluta chiarezza, ma dalle ricostruzioni offerte finora agli inquirenti è emerso che il tassista 33enne volesse continuare a bere, mentre il titolare della vineria non aveva alcuna intenzione di alimentare le sue intemperanze con ulteriore alcool.

Ma il rifiuto avrebbe fatto andare su tutte le furie Bernasconi, spingendolo ad aggredire l’anziano con una bottiglia di vetro, colpendolo e ferendolo con una tale ferocia da causarne la morte, sopraggiunta questa mattina mentre la vittima si trovava ricoverata presso l’ospedale Santo Spirito.

Il tassista era fuggito dopo l’omicidio a bordo di un’automobile bianca, lasciando il ristoratore in fin di vita, ed è subito scattata la caccia all’uomo. Uno dei luoghi più presidiati era proprio l’esterno della “Olio e vino“, come vuole l’intramontabile precetto secondo cui l’assassino torna sempre sul luogo del delitto.

Ed infatti il 33enne è ripassato di fronte allo stesso esercizio commerciale soltanto due ore più tardi, a bordo del suo taxi. A quel punto è stato identificato da alcuni testimoni, ed un carabiniere – ancora sul posto dopo la segnalazione dell’aggressione – ha cercato di fermarlo, ma è stato investito dallo stesso Bernasconi.

Da lì è partito l’inseguimento, conclusosi con l’arresto del tassista omicida avvenuto in circonvallazione Trionfale. Il militare travolto dall’autovettura è stato successivamente medicato, e dimesso con una prognosi di una settimana.

Continua a leggere su Fidelity News