“A sua immagine” ospiterà 4 preti di strada che commenteranno il Vangelo

Il percorso di Papa Francesco ha indotto a concedere spazio a 4 preti impegnati nel sociale: don Ciotti, don Patriciello, don Rigoldi e il fondatore della comunità di Capodarco. Dopo decenni di disprezzi, il vento adesso è cambiato

“A sua immagine” ospiterà 4 preti di strada che commenteranno il Vangelo

Il percorso intrapreso da Papa Francesco ha portato dei cambiamenti anche in tv, e quattro preti di strada sono stati invitati a commentare il Vangelo durante la trasmissione  “A sua immagine”, che va in onda ogni domenica su Rai 1. A presiedere il commento saranno Don Vinicio Albanesi, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e di Gruppo Abele, don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano e don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano.

I quattro preti daranno il loro contributo per riportare anche nella trasmissione la parola di Dio, e don Albanesi commenta così questa nuova programmazione: “Siamo stati disprezzati per decenni, ora il vento è proprio cambiato e speriamo che duri, perché se torna il vento del deserto che brucia tutto, sarà di nuovo dura”. Il prete dichiara che dopo 47 anni di sacerdozio è la prima volta che riceve una telefonata dai vertici della Chiesa italiana, e ne è rimasto compiaciuto, lieto di poter servire una causa giusta.

La decisione di far partecipare quattro preti come loro alla trasmissione è scaturita da una necessità di tradurre in pratica quello che Papa Francesco predica, e questa è davvero una svolta significativa. Don Luigi Ciotti è già testimone di questo profondo cambiamento, e lo ha dimostrato il fatto che il 21 marzo Bergoglio partecipato alla veglia organizzata da Libera per commemorare le vittime innocenti delle mafie. In quell’occasione Il Papa e il sacerdote si erano tenuti per mano entrando nella chiesa di San Gregorio VII a Roma.

La chiave di lettura del Vangelo che daranno questi preti sarà molto importante per intrattenere e attirare coloro che ancora non sono vicini a Dio e dimostrare che questi preti che si occupano anche dei bisogni materiali delle persone, che li assistono e li cibano non tralasciano la spiritualità, ma sono poratori di carità e umanità verso coloro che soffrono.

Don Albanesi ha considerato vicino anche l’approccio del sinodo sulla famiglia, e ha affermato: “Finora si è tenuto conto degli aspetti dottrinali: dal cielo arriva la verità e la si va ad applicare alle persone. Invece se si parte dalle persone hai delle situazioni concrete che poi confronti sempre con la verità, certo, ma è un processo molto diverso”.

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