Stupisce l’approvazione di Papa Francesco sui libri gender

La risposta e l'approvazione di Papa Francesco alla pubblicazione di alcuni "libri gender" da parte della casa editrice della Pardi ha stupito il mondo cattolico. La Benedizione Apostolica alla famiglia "non tradizionale" dell'autrice lascia a bocca aperta!

Stupisce l’approvazione di Papa Francesco sui libri gender

Buona parte del mondo cattolico senza dubbio rimarrà a bocca aperta sull’approvazione che Papa Francesco ha mosso sulla cosiddetta educazione gender.
Papa Francesco ha risposto alla fondatrice della casa editrice Lo Stampatello e ha incoraggiato la sua attività al servizio delle giovani generazioni. Ma cos’è lo Stampatello?

Lo Stampatello è una casa editrice per bambini che pubblica alcuni libri che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha messo al bando.

Francesca Pardi aveva scritto al Papa una lettera e aveva inviato il catalogo dei libri de Lo Stampatello allo scopo di consentirgli di vedere oltre le parole inutili dai difensori della famiglia tradizionale. Con questo gesto la donna ha fatto sì che il Papa potesse toccare con mano e addirittura leggere i cosiddetti libri gender.

La Pardi ha anche raccontato al Papa che alla base del lavoro della sua casa editrice c’è l’amore per i propri figli identico a quello che hanno tante altre famiglie, cattoliche e non. La risposta del Papa non si è fatta attendere molto e la lettera in possesso di Francesca Pardi è datata 9 luglio.

Nella missiva, monsignor Peter B.Wells scrive: “Sua Santità è grato per il delicato gesto e per i sentimenti che lo hanno suggerito e auspica una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani”.

Immaginate la reazione del mondo cattolico ma anche la felicità della scrittrice-editrice, felice soprattutto perché il Papa ha confermato le sue intenzioni. Ecco cosa ha detto la Pardi: “Il Papa evidentemente i libri non li bandisce, ma li legge: il solo fatto di aver risposto ci restituisce il rispetto che meritiamo, come persone e come famiglia. Ci fa molto piacere che ci dica di continuare nel nostro lavoro: è la conferma che il mezzo per confrontarci non è eliminare i libri, come ha fatto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ma il dialogo”.

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