Il Parco del Mensola finalmente vedrà la luce con un intervento integrato contro il rischio idrogeologico e il recupero dell’ecosistema, della biodiversità, un’opera che contribuirà a proteggere Firenze dalle alluvioni e, al tempo stesso, donerà alla città un grande polmone verde.
Dopo vent’anni di promesse delle numerose amministrazioni succedutesi, il progetto decolla. I lavori partiranno entro l’anno e tutta l’area urbana vicino al Mensola sarà messa in sicurezza.
Sono stati stanziati 11,7 milioni di euro per realizzare il Parco del Mensola: venti ettari di terreno da Settignano a Rovezzano, lungo il corso del torrente Mensola, collegando il borgo di Ponte a Mensola con le rive dell’Arno con un percorso sia pedonale che ciclitistico, una passerella collegherà gli impianti sportivi Romagnali. Il parco si snoderà da via D’Annunzio alle pendici della collina di Settignano, fino a via della Chimera nella zona di Rovezzano.
L’area designata è in parte proprietà privata, in parte del Comune di Firenze. La proposta, partita dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini, ha avuto ieri via libera da Palazzo Vecchio, il finanziamento statale verrà erogato attraverso il Piano di rischio idraulico.
L’area naturale protetta sarà risanata attraverso interventi atti a rendere agevole la natura rurale del paesaggio: la posizione del parco del Mensola è particolarmente interessante da un punto di vista ecologico, sfruttando il naturale corso dell’acqua, è possibile facilitare il passaggio della fauna dall’area collinare verso le zone urbane. I percorsi pedonali e ciclabili, lineari, morbidi, per consentire un passeggio delicato, uniti a itinerari escursionistici, consentiranno una maggiore fruibilità del parco. La percorrenza pedociclabile attraverserà il fiume Mensola in due punti: su via del Guarlone, usufruendo anche del ponte esistente, e in via della Torre con una nuova passerella.
Il nome Mensola è molto antico, si ipotizza che possa derivare dall’etrusco Meisula: la valle del Mensola è di antichissima colonizzazione, nell’area sono stati rinvenuti reperti etruschi. Il Boccaccio ha vissuto fino a 23 anni presso il borgo di Corbignano, il Decamerone sarebbe ambientato nella villa di Poggio Gherardo, prossima al corso del Mensola.