Siria, Barack Obama: “Gli Usa hanno il dovere di agire”

Barack Obama apre a una possibile soluzione diplomatica, ma non fa marcia indietro sull’intervento in Siria, mentre Letta afferma: “Mai in Siria senza l'ok dell'Onu”

Siria, Barack Obama: “Gli Usa hanno il dovere di agire”

Barack Obama prende tempo, aprendo ad una soluzione diplomatica della crisi siriana, ma ordina al Pentagono di mantenere la pressione militare su Bashar Assad per spingerlo ad accettare un disarmo chimico totale: è questo il contenuto di un messaggio di oltre 15 minuti pronunciato dal presidente americano alla nazione dalla East Room della Casa Bianca.

“Se non reagiamo, Assad continuerà ad usare le armi chimiche. E forse altri lo seguiranno. Nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti bisogna rispondere, servirà da deterrente. Quando si deve fermare l’uccisione di bambini con i gas gli Stati Uniti hanno il dovere di agire”.

Barack Obama ha poi chiarito che la decisione su un eventuale intervento verrà discussa al Congresso: “Oltre che comandante delle forze armate Usa sono anche il presidente della più antica democrazia costituzionale del mondo: ecco perchè ritengo che la cosa migliore è spostare questa discussione in Congresso. Non schiererò truppe americane in Siria – ha assicurato il presidente degli Stati Uniti – Il nostro Paese è stanco delle guerre. Sarà un intervento non a tempo indeterminato e mirato per scoraggiare uso di armi chimiche. L’apparato militare americano colpisce forte. Colpiremo forte, dobbiamo scoraggiare Assad dall’uso di armi chimiche”.

Intanto Damasco ha accettato la proposta russa di mettere le armi chimiche siriane sotto il controllo internazionale e il ministro degli Esteri siriano, Walid Muallem, ha annunciato che il regime è pronto a firmare la Convenzione sulle armi chimiche del 1993, cui la Siria non aveva mai aderito, mostrando quindi i suoi arsenali e bloccando la produzione di armi chimiche. Ma la proposta di Mosca “può funzionare solo se gli americani e tutti coloro che li sostengono respingono l’uso della forza”, ha detto il presidente russo Putin.

Sul fronte italiano, invece, il premier Enrico Letta ha ribadito la vicinanza agli Usa, prendendo però le distanze da intervento senza via libera Onu.

Dunque nessun intervento senza egida Onu, ma la ricerca di una soluzione alternativa per via diplomatica. Enrico Letta ha inoltre espresso il suo apprezzamento per la proposta russa di un controllo sull’arsenale siriano e della disponibilità Usa a valutare questo percorso.

“L’uso delle armi chimiche è il confine invalicabile. La comunità internazionale deve assumersi le sue responsabilità e agire per prevenire l’utilizzo di questi strumenti banditi dalla coscienza dei popoli. Ma l’Italia non parteciperà ad interventi militari in assenza di un preventivo mandato dell’Onu. E dobbiamo essere impegnati per la costruzione di una linea comune tra tutti i paesi europei” ha affermato il premier nel suo intervento alla Camera.

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