Sinodo, dibattito su gay e divorziati, la chiesa si pronuncia

La "Relatio Synodi", il documento finale approvato dal Sinodo dei vescovi, evidenzia ancora il dibattito sull'ostia ai risposati, una "questione è da approfondire". Nessuna analogia tra nozze gay e nozze etero

Sinodo, dibattito su gay e divorziati, la chiesa si pronuncia

In un punto della “Relatio Synodi”, il documento finale approvato dal Sinodo dei vescovi, si legge con chiara evidenza che “Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. Un’affermazione che conclude lo spinoso dibattito avvenuto all’interno del Sinodo tra i vescovi partecipanti, che dovevano decidere se aprire a nuove prospettive o meno. Ancora si legge nel documento: “Gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza”.

Anche per quanto riguarda la comunione ai risposati la questione è tutta da approfondire. Nel documento è evidenziata la situazione del divorziato, la sua condizione di peccato e le circostanze attenuanti che lo portino a riprendere l’eucaristia. Una controversia che ancora non si conclude, che vede la divisione dell’assemblea tra chi è favorevole alla disciplina attuale e chi invece è favorevole all’ammissione ai sacramenti però solo dopo un “cammino penitenziale”, in cui il divorziato si renda consapevole dei suoi peccati e si senta pronto a riprendere i Sacramenti. La decisione definitiva è comunque rimandata al Sinodo che si terra nell’ottobre 2015 e nel frattempo si cercherà di risolvere la controversia tra le due parti. Un altro punto è da approfondire, che è la teoria sostenuta da alcuni padri, che si sono domandati “perché le persone conviventi non possano accedere alla comunione sacramentale, visto che la Chiesa li ammette a quella spirituale”.

Il Papa ha commentato il dibattito avvenuto all’interno del Sinodo, dicendo che è stato un dibattito sviluppato con “franchezza” e “coraggio”, che non ha mai messo in discussione le verità su cui si basa il Sacramento del matrimonio. E il Papa parla ai Padri sinodali ricordando le verità di questo sacramento, fondato su “l’indissolubilità, l’unità, la fedeltà e la procreatività, ossia l’apertura alla vita”. Il Papa ha sottolineato che la Chiesa “non guarda l’umanità da un castello di vetro per giudicare o classificare le persone” e che “non ha paura di rimboccarsi le maniche“, ma che quindi intende avvicinarsi anche ai bisogni dei fedeli per distoglierli dalle tentazioni. E continua ancora dicendo: Voglio che la Relatio Synodi sia pubblicata integralmente con l’indicazione dei voti punto per punto”

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