Scoperto un microchip capace di mettere in moto qualsiasi auto

La Polizia ha sequestrato un nuovo microchip, dalle dimensioni molto ridotte, capace di raggirare ogni tipo di antifurto in commercio ed in grado di far partire le automobili. E' questa la nuova frontiera dei ladri di automobile 2.0

Scoperto un microchip capace di mettere in moto qualsiasi auto

Sembra un pezzettino di plastica più piccolo di una moneta da due centesimi, invece è un microchip di ultima generazione capace di far sembrare il furto di un’auto facile come ‘rubare le caramelle a un bambino‘.

Per fortuna dei consumatori e delle persone perbene, questo dispositivo è arrivato, finalmente, nelle mani delle forze dell’ordine, infatti l’altro ieri è stato sequestrato dalla Polizia Giudiziaria della Stradale di Roma, che l’hanno rinvenuto insieme a due automobili rubate, in un casolare rurale di Palombara Sabina.

Per il furto delle auto sono stati denunciati tre cittadini romani che devono anche rispondere all’accusa di ricettazione; infatti, le automobili ritrovate dalla Polizia Giudiziaria erano già state smontate ed erano bell’e pronte per essere immesse sul mercato nero dei pezzi di ricambio, che sembra essere diventato un settore molto florido negli ultimi anni.

Le autovetture, e con esse il piccolo congegno elettronico, sono state ritrovate grazie all’antifurto satellitare che, a quanto pare, i ladri si erano dimenticati di disattivare. Adesso il microchip e le autovetture sono state sequestrate dalla Polizia e gli esperti stanno studiando il funzionamento del piccolo chip che, a quanto pare, riesce ad aggirare non solo l’antifurrto, ma anche la messa in moto elettronica delle automobili di ultima generazione che vengono messe in modo non più ruotando la chiave nel cilindretto di accensione, ma solamente premendo un tasto sul cruscotto.

Il microchip, subito esaminato dagli uomini della polizia, è risultato essere un ‘chip Rfid’, già noto alle forze dell’ordine, che è capace di mettere in comunicazione la chiave della macchina con il telecomando. Dalla chiave parte una sequenza crittografata al telecomando che aziona la messa in moto: ed il gioco è fatto. Basta un dispositivo di questo genere nelle mani sbagliate ed in pochissimo tempo l’autovettura prescelta passa nelle mani dei ladri con estrema facilità.

Ormai viviamo in un mondo digitale, definito 2.0, dove l’elettronica la fa da padrona; sembra quindi più che naturale che anche la criminalità si sia digitalizzata a sua volta.

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