Scoperta cosca da 40 anni in Svizzera: 18 fermi

La struttura dell'organizzazione criminale era identica a quella calabrese, con legami saldi di dipendenza con il vertice che aveva sede a Fabrizia, vicino Vibo Valentia. Eseguiti 18 arresti

Scoperta cosca da 40 anni in Svizzera: 18 fermi

Scoperta una cosca della ‘ndrangheta che svolgeva indisturbata i propri traffici da circa 40 anni in Svizzera, ma che aveva un saldo legame con la Calabria. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento di arresto disposto dalla Dda verso 18 persone, coadiuvati dalle autorità elvetiche.

Il gruppo criminale operava nella città svizzera di Frauenfeld, capoluogo del Cantone elvetico di Turgovia. Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione era legata al “locale” di Fabrizia, sito in Vibo Valentia, ed alla famiglia dei Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica. Lo stile della cosca è identico al modello calabrese ed è finora stato dipendente dal vertice che si trova in Calabria, così come per gli incontri e i rituali.

Durante le riunioni, il presunto boss Antonio Nesci dava le disposizioni per condurre le attività illecite e incitava i più giovani ad occuparsi del traffico di droga. Tramite le intercettazioni sono emersi particolari riguardanti i riferimenti ad altri “locali” e alle regole mafiose, ai contrasti con altri “locali”, al legame con Fabrizia, e anche ad omicidi ed estorsioni che erano decisi da chi disponeva di cariche speciali.

Sono stati così individuati associati, ruoli e cariche ma, soprattutto, i carabinieri hanno potuto verificare la dipendenza della cosca dal “Crimine” calabrese, grazie alla figura di Giuseppe Antonio Primerano, segnalato come il capo del Locale di Fabrizia, anche lui dipendente da Domenico Oppedisano, già condannato a 13 anni di reclusione con l’accusa di associazione mafiosa. Durante l’indagine era emerso il ruolo di Primerano e il potere che deteneva nel risolvere le controversie criminali, anche di livello internazionale. Si doveva dunque far riferimento a Primerano per poter estendere il dominio territoriale anche in altre zone tra cui Singen e quando è stato arrestato gli affiliati svizzeri avevano fatto una colletta per aiutare la sua famiglia.

L’operazione, chiamata “Helvetia”, è stata compiuta la notte scorsa, non appena i carabinieri hanno avuto la certezza della presenza di Antonio Nesci in Calabria, in compagnia di Raffaele Alòbanese, di 60 anni, anch’egli raggiunto da un provvedimento di fermo. Con questa operazione, un duro colpo è stato inferto all’organizzazione e passerà un po’ di tempo prima che riesca a ricomporsi.

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