Sciopero a Eataly Firenze per il personale ridotto della metà

Il negozio Eataly, inaugurato allora dal sindaco Renzi, non ha rinnovato il 50% dei contratti. Questi contratti derivano tutti da una azienda interinale. Un gruppo di giovani protesta e di fronte al negozio alcuni manifestanti sventolano striscioni

Sciopero a Eataly Firenze per il personale ridotto della metà

Alcuni lavoratori della catena di store enogastronomici Eataly indicono il primo sciopero a partire da sabato fino a domenica. Un gruppo di giovani dello store di Firenze ha deciso di scioperare perché hanno denunciato la “dismissione del 50% del personale reclutato a dicembre, quando fu aperto il negozio nel cuore della città in presenza di Matteo Renzi, che ancora non era premier, e di Oscar Farinetti, patron del marchio.

Allora furono reclutati 120 lavoratori per prestare servizio nel primo punto toscano di questo gruppo enogastronomico internazionale che conta 11 negozi Italia, tra cui a Torino, Milano, Roma, Bologna e Bari, e tanti altri all’estero in metropoli come Istanbul, Tokyo, New York, Chicago, ed un fatturato che raggiunge circa i 300 milioni di euro.

Ecco però che dopo neanche otto mesi si parla già di mancato rinnovo del contratto e metà del personale sarà costretto a lasciare il posto di lavoro. I giovani hanno spiegato la vicenda: “Eataly ha comunicato lo stop dei contratti per praticamente metà del personale, ingaggiato tra l’altro attraverso un’agenzia interinale. Un dato che testimonia come lo sbarco a Firenze in pompa magna con oltre 100 dipendenti fosse soltanto uno spot, mentre la realtà è fatta di precariato e sfruttamento.

A sostenere la protesta dei ragazzi di fronte al negozio è stato Giuseppe Cazzato dei Cobas, che ha anche ricordato che “meno del 10% degli addetti di Eataly a Firenze sono stati assunti direttamente dall’azienda”. Il giovane ha anche aggiunto che nel negozio non c’è la rappresentanza sindacale e la direzione non vuole ascoltare le richieste dei lavoratori. 

A protestare di fronte al negozio ci sono alcuni manifestanti che tengono striscioni con scritte contro il precariato. I ragazzi durante la protesta hanno anche distribuito un volantino, in cui invitano i clienti di Eataly a non comprare più nei loro negozi. Il foglio è fornito di un tagliando da staccare e consegnare alle casse. Nel volantino i lavoratori spiegano anche che lo slogan di Eataly è molto chiaro e la caratteristica di fare contratti precari, licenziamenti, sfruttamento, è proprio la fotografia del nostro Paese, che anche loro hanno sperimentato personalmente.

Una brutta vicenda, che mette ancora una volta in difficoltà i lavoratori e le famiglie.

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