Sarno, padre accusa i vicini di aver seviziato la figlia di 3 anni

La morte della piccola di 3 anni seviziata e uccisa desta profondo orrore e sgomento. Il padre della piccola, un romeno, ha puntato il dito contro i vicini di casa che tenevano la bambina mentre lui era al lavoro.

Sarno, padre accusa i vicini di aver seviziato la figlia di 3 anni

Salerno – Il caso di una bimba di 3 anni morta all’ospedale di Sarno ha destato scalpore e orrore: pare che la piccola sia arrivata al pronto soccorso con lividi e gravi lacerazioni alle parti intime, segni di violenza che ovviamente hanno allarmato il personale di pronto soccroso. A quanto pare la bambina è stata brutalmente seviziata da qualcuno nella sua casa il 30 luglio. Solo dopo il papà ha deciso di portarla in ospedale, esattamente alle 22 di sera, ma purtroppo per la bambina non c’è stato nulla da fare.

Il padre della bambina è di origini romene ed è stato fermato e interrogato dalla polizia che ha voluto vederci chiaro in questa tragedia. L’uomo, durante l’interrogatorio, è stato messo sotto torchio dai militari e ha puntato il dito contro i vicini di casa. Così anche loro sono stati prelevati e interrogati dai carabinieri. Sembra che la piccola sia giunta all’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno già morta, probabilmente a causa di un’emorragia interna.

La bambina è stata portata in ospedale nuda, con addosso solo un paio di mutandine, ma era piena di lividi dal collo fino alle gambe e portava segni evidenti di violenze. Per sfortuna i medici non hanno potuto fare altro che confermare il decesso della bambina ma subito sono scattati i controlli. Le accuse dell’uomo rivolte ai vicini sono dovute al fatto che il papà spesso affidava a loro la piccola quando doveva andare al lavoro. L’uomo viveva da solo con la figlia a San Marzano perché aveva divorziato dalla moglie che lo aveva lasciato ed era tornata a vivere in Romania.

La piccola Lidia passava dunque tanto tempo con i vicini che forse abusavano di lei. Tutto è però ancora da accertare e si attendono conferme sui sospetti riguardo ai vicini. 

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