Salerno: mozzarelle prodotte senza latte. Utilizzati prodotti chimici

Mozzarelle prodotte senza latte ma con prodotti chimici e affumicatura effettuata bruciando materiali di rifiuto in un caseificio del salernitano. Sequestrati circa 700 chili di prodotti non conformi e dannosi per la salute

Salerno: mozzarelle prodotte senza latte. Utilizzati prodotti chimici

Mozzarelle prodotte senza latte ma con l’utilizzo di prodotti chimici nel Salernitano.

È questa l’incredibile scoperta fatta dai Nas di Salerno, che ancora una volta getta ombre sulla sicurezza alimentare dei cittadini. Un caseificio, infatti, è stato sequestrato dal momento che all’interno le mozzarelle non venivano prodotte con il latte, bensì con dei prodotti chimici.

Durante l’operazione dei Nas di Salerno sono stati sequestrati oltre 700 chili di mozzarelle ed altri prodotti caseari che non contenevano latte. Inoltre, alcuni dei prodotti pronti per la distribuzione erano scaduti da tempo ed altri erano in stato di alterazione.

Secondo quanto hanno ricostruito i Nas, pare che le mozzarelle venissero prodotte utilizzando come prodotto primo la cagliata a cui venivano aggiunti dei prodotti chimici, come ipoclorito di sodio e acido citrico, così da rendere le mozzarelle gustose ed esteticamente normali.

Sempre secondo quanto scoperto dai Nas pare che all’interno del caseificio si procedesse all’affumicatura di alcuni prodotti bruciando cartone stampato ed altro materiale di rifiuto, con tutte le conseguenze che questo può avere sulla salute dei consumatori.

Il titolare del caseificio è stato immediatamente denunciato per detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione e destinati alla frode commerciale dal momento che venivano preparati con dei prodotti non genuini. Per l’uomo contestati anche i reati di smaltimento dei rifiuti e all’attività di affumicatura dei prodotti caseari non conforme alle norme.

Al momento le indagini sono ancora in corso per accertare l’eventuale presenza sul mercato di altre mozzarelle preparate con queste modalità. Intanto la notizia sta creando parecchio fermento nei consumatori, che temono per la loro salute.

Presto, quindi, potrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti in merito a questa incredibile vicenda in cui ancora una volta a pagare lo scotto dell’illegalità di alcuni imprenditori sono i comuni consumatori dei prodotti incriminati.

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