A Spinea, comune in provincia di Venezia, dei ragazzini hanno sfidato la morte inaugurando un gioco che potrebbe avere disgraziatamente emulazioni: venerdì pomeriggio, un gruppetto di studenti di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, usciti dalla scuola Ungaretti di Spinea, si sono diretti in via Rossignago, prossima all’ istituto, per sfidarsi a una roulette russa urbana. Cinque classici ragazzini, zaino in spalla, smartphone rigorosamente tra le mani per filmare stavolta gli atti erotici, si sono posizionati alla fine di una curva, costringendo le auto a frenare all’improvviso per non falciarli.
A turno, uno alla volta, diligenti, si sono posizionati perpendicolarmente alla carreggiata. Il più grande gestiva gli altri, legittimato dal branco, scandiva le tempistiche della sfida, leader del gruppetto estasiato da un’idea aumenta like. Le sue indicazioni rigorose dovevano essere seguite alla lettera: “Ti avevo detto che dovevi aspettare, ti sei alzato troppo presto!”, ha urlato a uno dei ragazzini che, spaventato dall’arrivo di uno scooter, è balzato in piedi tremante, non concretizzando l’impresa.
Un deserto culturale ove il capo branco decide sulla vita degli altri, dirigendo la piccola massa genuflessa ai suoi piedi, un novello dittatore urbano senz’arma, in un gioco allucinante che detronizza la vita dal rispetto.
Francesca Moretto era alla guida della sua auto e si è trovata coinvolta in quell’agghiacciante sfida: “Incredibile, non avevo mai visto una cosa del genere, ridevano e si riprendevano con i telefonini”.
A quell’ora la strada è poco trafficata e fortunatamente non è avvenuto alcun incidente. Ogni ragazzino avrebbe fermato un’auto o una moto. I carabinieri di Spinea, avvertiti dagli automobilisti, stanno indagando per identificare gli adolescenti coinvolti.