Roma: arrestati killer professionisti. 25.000 euro ad omicidio

E' stata sgominata una banda di killer operativa a Roma, responsabile di tre esecuzioni e tre gambizzazioni. A spifferare tutto un pentito arrestato nel 2014, che confessa: "Un omicidio costava 25.000 euro"

Roma: arrestati killer professionisti. 25.000 euro ad omicidio

Omicidio: 25.000 euro. Ferimenti e gambizzazioni: dai 3.000 ai 4.000 euro. Era questo il tariffario di una banda di assassini che operava in provincia di Roma, e che gli inquirenti hanno già collegato ad una serie di omicidi ed aggressioni avvenuti tra il 2013 ed il 2014 lungo le strade della capitale. Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Roma, ha arrestato sei esponenti di questa gang, responsabili accertati di tre omicidi ed altrettante gambizzazioni avvenuti nel territorio della capitale nel periodo biennale 2013-2014.

La Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia ha subito disposto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Roma, per i sei incriminati, che è stato possibile inchiodare grazie alla confessione di un assassino, Giancarlo Orsini, che ha deciso di collaborare con la Giustizia. Le prove a carico di Orsini, arrestato il 15 Luglio 2014, erano infatti schiaccianti, ed all’uomo non era rimasta altra scelta che parlare. Il killer ha così confessato di essere stato l’autore dell’omicidio Musci e di aver partecipato, a vario titolo, ad altre cinque aggressioni, tra le quali figurano altre due esecuzioni.

Orsini, uomo di strada con un passato da buttafuori in vari locali notturni della capitale, era un noto esponente della criminalità romana, ed anche le sue tariffe erano conosciute: gli omicidi costavano circa 25.000 euro, mentre per aggressioni e gambizzazioni si faceva pagare dai 3.000 ai 4.000 euro.

Grazie anche alla collaborazione del killer pentito, è stato possibile così incriminare i membri della banda di assassini, responsabili dei seguenti delitti: l’omicidio di Federico di Meo (ucciso il 24 Settembre 2013 alle 11:45 circa con 5 colpi di arma da fuoco a testa e torace in via Appia Nuova, a Velletri), l’omicidio di Sesto Corvini (ucciso il 9 Ottobre 2013 verso le 8:10 con 5 colpi di arma da fuoco, in via Nicanore di Alessandria a Casalpalocco, mentre si trovava alla guida del suo furgone) e l’omicidio di Roberto Musci (ucciso con 5 colpi di arma da fuoco esplosi alla testa, verso le 11:15 del 23 Gennaio 2014, nella sua abitazione di Casalotti).

Grazie alle rivelazioni del killer rilasciate agli investigatori, è stato inoltre possibile risalire al mandante dell’omicidio Musci. Oltre alle morti, i componenti dell’organizzazione criminale sono inoltre ritenuti colpevoli di tre gambizzazioni risalenti al 2013, delle quali furono vittime Mirco Maccarinelli (Ardea), Cinzia Pugliese (Ardeatino) e Giulio Morelli (Roma Nord). Individuati inoltre i mandanti delle tre aggressioni. Le accuse contestate ai sei killer sono state rese ancora più pesanti dall’aggravante del metodo mafioso.

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