Rischi alla diga di Campotosto, per il terremoto

Le ultime vicende riguardanti il terremoto e l’emergenza idrogeologica hanno allarmato la gente in riferimento alla diga di Campotosto. Per prevenire possibili problemi, si è ridotto il bacino che conteneva la diga

Rischi alla diga di Campotosto, per il terremoto

Niente di allarmante nel bacino racchiuso dalla diga di Campotosto, ma sicuramente non giova il nuovo rapporto consegnato alla Protezione Civile da parte dei tecnici, in quanto indica delle possibili problematiche su alcuni bacini e dighe italiane. Si pensa che la diga di Campotosto possa essere sorpresa da un “effetto Vajont” che andrebbe ad interessare tutta la zona confinante al bacino, creando una nuova problematica, dopo la neve.

Il pericolo si può dire che sia rientrato, per adesso, ed è proprio il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci che dice: “Non c’è nessun pericolo imminente di un effetto Vajont”.

Il presidente continua dicendo che“è importante continuare a monitorare l’evoluzione sismica in quella zona, in quanto esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia”.

Infatti, il lago di Campotosto si trova a circa 10 km a est dagli epicentri delle ultime scosse ma, secondo l’ENEL, che gestisce la manutenzione della diga, non ci sono anomalie nell’impianto.

Dunque, c’è da tenere gli occhi aperti nel caso si verifichi la minima anomalia o problematica strutturale della diga, anche perché si prevedono altre scosse per il fatto che non si nota una diminuzione della sequenza sismica.

Inoltre, non soltanto le dighe, bisognerebbe controllare, ma tutti gli edifici pubblici, come le scuole ed anche le case private. Alcuni comuni stanno prendendo in considerazione l’idea di tenere chiusi gli uffici e le scuole, fin quando non ci saranno delle buone notizie da parte della Commissione Grandi Rischi.

Secondo le analisi sismiche, potrebbero ancora esserci dei terremoti di magnitudo 7 nelle zone attorno alla faglia che va da nord-ovest a sud-est, tra il Monte Vettore e il Monte Gorzano. Nel caso in cui si verificasse un terremoto di magnitudo 7, potrebbero risultare dei problemi alla diga e, siccome la neve ha oscurato i movimenti delle falle, non si può vedere precisamente la direzioni delle falle nel sottosuolo.

Anche se la diga si presenta in buone condizioni, dopo visioni aeree e strutturali, si è comunque deciso di ridurre il volume dell’acqua nel bacino.

Continua a leggere su Fidelity News