Prefetto di Perugia: bufera per le frasi sulle madri dei drogati

E' bufera sul prefetto di Perugia. Alfano lo rimuove per una frase che pronuncia durante un convegno: se una madre non sa che il figlio si droga, si deve suicidare. La frase ha provocato polemiche e disapprovazione anche da Renzi

Prefetto di Perugia: bufera per le frasi sulle madri dei drogati

Il ministro Alfano non ha apprezzato le dichiarazioni del prefetto di Perugia, Antonio Reppucci. ” Sono gravi e inaccettabili. Non può restare lì né altrove. Assumerò immediati provvedimenti”: queste le parole del ministro dell’interno Angelino Alfano riguardo alle dichiarazioni del prefetto sulle sostanze stupefacenti, e mostra anche un atteggiamento di rabbia nei suoi confronti per le parole espresse ingiustamente verso le mamme dei ragazzi drogati. Anche Renzi conferma tramite Twitter e scrive: “Le frasi del prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato”.  

Ma cosa è successo esattamente? Qualche giorno fa il prefetto, durante l’incontro con la stampa organizzato per dare un taglio alle voci che vedevano Perugia come una sorta di centrale dello spaccio di droga, aveva espresso un suo pensiero ad alta voce dicendo di sperare “che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti” e che “il cancro è lì nelle famiglie. Se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare”

Dopo la minaccia di Alfano e la disapprovazione di Renzi, il prefetto Reppucci ha sostenuto che le sue parole sono state solo una provocazione e che non aveva alcuna intenzione di offendere i genitori dei ragazzi che sfortunatamente hanno a che fare col mondo della droga. Il prefetto insiste nel dire che il significato del suo intervento voleva dire semplicemente che la famiglia deve fare di più, deve stare accanto ai figli e seguirli più da vicino per capire se nella loro vita ci sono contatti col mondo delle sostanze stupefacenti. Un fraintendimento assurdo, afferma, che non ha niente a che vedere con quello che ha detto il prefetto. Reppucci aggiunge: “Nessuno vuole il suicidio di nessuno. Volevo solo scuotere”.

Un bel modo di scuotere, quello del prefetto di Perugia, che si è spiegato in un modo assolutamente incomprensibile, se quello che voleva dire era ben altro. Un modo poco chiaro per dire a una famiglia di stare vicino ai figli e controllarli. Come ci si può fidare di una persona che parla in modo così riprovevole? Forse la decisione di Alfano di rimuoverlo non è sbagliata e sicuramente il ministro avrà capito fin troppo bene il senso delle sue parole.

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