Pisa, arrestato marocchino: reclutava per la Jihad

A Pisa, un marocchino è stato arrestato dalla Digos nell'ambito di una maxi operazione antiterrorismo. L'uomo faceva propaganda allo Stato Islamico, istigando alla Jihad contro l'Occidente

Pisa, arrestato marocchino: reclutava per la Jihad

Un 25enne di origini marocchine è stato arrestato a Pisa nell’ambito di una maxi operazione contro il terrorismo internazionale, diretta dalla direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze. Ad effettuare il fermo è stata la stessa Digos del capoluogo toscano, coordinata dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (Ucigos), dopo aver accertato che il criminale fosse responsabile di propaganda a favore dell’Isis ed istigazione alla Jihad.

Il reclutatore jihadista risulta essere residente nel comune di Ponsacco (in provincia di Pisa). L’arresto è scattato proprio all’alba di questa mattina, quando gli agenti si sono presentati presso la sua abitazione per eseguire il provvedimento emesso dal Gip di Firenze.

Per combattere il terrorismo sul suolo italiano, è stata istituita una vera e propria task force che annovera al suo interno operatori specializzati nelle attività di contrasto al terrorismo della Digos, unità di artificieri, operatori della Polizia postale e delle comunicazioni, membri della Polizia scientifica e del Nucleo prevenzione crimine della Polizia.

Altre indagini risultano essere tuttavia ancora in corso. La guerra alla Jihad è infatti più attiva che mai non solo nei Paesi occupati dallo Stato Islamico, bensì anche in Occidente, dove i reclutatori dell’Isis continuano la loro opera di istigazione al fondamentalismo religioso nel tentativo di ingrossare le fila dei miliziani islamisti in Iraq ed in Siria.

Ad inizio del mese sono stati arrestati anche i familiari di Maria Giulia Sergio, la 27enne di origini napoletane partita alla volta dello Stato Islamico nel 2014, insieme al marito. La donna si era convertita all’Islam oramai da qualche anno, ed aveva maturato nel tempo convinzioni sempre più fondamentaliste, fino a decidere di unirsi alle file di torturatori, stupratori ed assassini del Califfato, cercando poi di instillare il culto della Jihad contro l’Occidente (con successo) anche nel resto della sua famiglia.

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