Polemiche a non finire in Cile, dopo la diffusione da parte della testata Ahora Noticias di un filmato su Papa Francesco, durante il quale il Pontefice difende strenuamente la nomina di Juan Barros Madrid a vescovo di Osorno, in Cile appunto, eletto il 21 marzo scorso. Tutto normale, se non fosse che Juan Barros Madrid è uno dei personaggi più discussi, tra i fedeli cileni e non.
Il motivo? Il prelato è accusato dai maggiori media cileni di aver insabbiato le accuse di pedofilia contro il sacerdote 84enne Fernando Karadima, di cui era molto amico tra le altre cose. E quelle su Karadima non erano solo voci, visto che il sacerdote è stato condannato per il reato di pedofilia nel 2011, al termine di un processo sostenuto dalla Congregazione per la Dottrina della fede. La condanna? Il ritiro in una vita di preghiera e penitenza, che ha comportato anche l’abbandono forzato di ogni tipo di attività relativa al suo ministero.
Ed è per questo che la nomina di Barros a vescovo di Osorno aveva creato polemiche non solo verbali: le proteste sfociarono anche in un vero e proprio scontro fisico davanti alla diocesi di Osorno. La sua nomina fu però appoggiata dalla conferenza episcopale del Cile, ma a mesi di distanza è vivissima la polemica, con un sacerdote di Osorno che, appoggiato da 20 parlamentari, ha chiesto al Papa di sospendere la nomina di Barros.
Ma, a quanto pare, il Papa non sembra voler sentire ragioni, come dimostra nel ‘video della discordia’: “La Chiesa ha perso la libertà, lasciandosi riempire la testa dai politici e accusando un vescovo senza avere nessuna prova, dopo vent’anni di servizio. Quindi, pensate con la testa e non vi lasciate prendere per il naso da tutti i sinistrorsi che hanno messo in piedi questa cosa. L’unica accusa contro questo vescovo è stata screditata dalla Corte di Giustizia. Quindi, per favore non perdete la serenità. Voi soffrite sì, ma perché siete sciocche, perché non aprite il vostro cuore a quello che dice Dio e vi lasciate trasportare da questi spropositi che dice tutta questa gente. Non lasciatevi prendere per il naso“.