Il sindaco della ridente cittadina di Vigonza, Nunzio Tacchetto, in provincia di Padova, stanco di vedere i suoi giovani concittadini adolescenti sempre attaccati ai loro smartphone, decide di lanciare una singolare iniziativa, ovvero di pagare un viaggio a Gardaland per una settimana a quei bambini della locale scuola media che avrebbero rinunciato per una settimana al cellulare.
Ci sarà riuscito? Sembrerebbe proprio di si. Il tentativo di “disintossicazione da web” sembra abbia incontrato il parere favorevole di molti, che sono riusciti a portare fino in fondo quest’impegno. Già cosa non da poco, diciamolo. Perché in un modo sempre più interconnesso e virtuale, risulta veramente difficile disintossicarsi dai vari tweet, post, like e tanto altro.
Il Primo Cittadino di Vigonza, di anni 61 e che di professione fa anche l’ingegnere, racconta di aver avuto quest’idea un pomeriggio mentre camminava per strada e vide un gruppo di ragazzi che, anziché parlare tra loro, erano ricurvi sui loro cellulari. Alienati dalla realtà circostante, quasi ipnotizzati da quel piccolo apparecchio che tenevano in mano.
Ma la decisione finale é stata presa dopo essere andato a cena in un ristorante locale e ha visto dei bambini al tavalo accanto al suo che, anzichè parlare con i loro genitori, stavano continuamente interconnessi ad internet attraverso i cellulari.
L‘alienazione sociale dei suoi giovani cittadini, oltre alle inevitabili ripercussioni sulla salute sono stati quindi, alcuni dei motivi alla base della desione del Sindaco. Immediata l’adesione della sua Giunta e dei suoi sostenitori. Bisognava fare qualcosa affinché i ragazzi si rendessero conto dei gravi rischi che si incorrono nell’uso spasmodico e smisurato di questi apparecchi elettronici.
Chi non vorrebbe avere un sindaco così sensibile ed attento alle problematiche giovanili? Non a caso, l’ingegner Tacchetto è al suo secondo mandato, dunque una persona molto amata non solo dai suoi elettori della lista civica di cui fa parte, ma da oggi anche da tutti quei giovani adolescenti di Vigonza, che grazie alla sua iniziativa, hanno riscoperto il piacere della comunicazione reale e non virtuale.