Napoli: muore per liberare una lanterna cinese

Ad Acerra, un 30enne è morto cercando di liberare una lanterna cinese da un albero. L'uomo aveva acceso la struttura di carta per festeggiare il compleanno della fidanzata, ma ha finito con lo sporsi troppo dal belvedere, precipitando sulla strada sottostante dopo un volo di 50 metri

Napoli: muore per liberare una lanterna cinese

E’ morto per una tragica fatalità Benedetto Chiariello, 30enne residente ad Acerra il quale, per liberare una lanterna volante rimasta impigliata tra i rami di un albero, ha finito per sporsi troppo dal parapetto; finendo giù da un altissimo dirupo per poi a schiantarsi sull’asfalto sottostante. L’uomo si era recato presso il belvedere Fausto Coppi insieme alla propria fidanzata: la coppia aveva in programma di festeggiare il compleanno della ragazza in un modo romantico, con una serata di quelle da ricordare. Per questo Benedetto aveva acquistato una lanterna volante, da far librare nel cielo di sera, di fronte al panorama mozzafiato delle luci della città sottostante in notturna.

Un piano che però è stato intralciato dalla presenza di un albero beffardo che, complice il vento, ha finito col ghermire la lanterna cinese, impedendole di spiccare il volo come avrebbe dovuto. L’uomo era tuttavia deciso a far trascorrere alla propria fidanzata un genetliaco perfetto, e non aveva alcuna intenzione di permettere al vegetale di rovinare i propri propositi (rischiando peraltro che potesse scoppiare un incendio). Così si è sporto verso il precipizio, nel tentativo di liberare la scintillante lanterna dal fogliame; un gesto che gli è stato fatale.

L’estrema risolutezza di Benedetto Chiariello l’ha infatti portato alla morte: il 30enne si è sporto troppo verso il precipizio sottostante, finendo per perdere l’equilibrio e volare di sotto. La caduta è stata di quelle terribili, con un volo di ben 50 metri nel vuoto più totale, al termine dei quali lo attendeva l’impietosa durezza dell’asfalto. Per il giovane, precipitato su una carreggiata della provinciale 366, non c’è stato nulla da fare: all’arrivo dell’ambulanza era già deceduto, ed i paramedici hanno confermato che sia morto sul colpo.

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