Multato per lavoro nero dopo aver invitato gli amici alla vendemmia

A Cuneo, il proprietario di una vigna ha ricevuto una multa di 19.500 euro per aver vendemmiato insieme a degli amici che aveva invitato per farsi aiutare. Ma un funzionario dell'ispettorato ha multato per lavoro nero il signor Battista ed i suoi amici

Multato per lavoro nero dopo aver invitato gli amici alla vendemmia

Essendo settembre il mese della vendemmia, il signor Battista Battaglino, pensionato di 63 anni, ha deciso d’invitare alcuni suoi amici nella sua casa a Granero in provincia di Cuneo, nel suo piccolo ettaro di terreno in cui conserva delle viti cariche d’uva di barbera e di nebbiolo.

I quattro amici iniziano ad aitutare nella vendemmia il signor Battista che utilizza l’uva per produrre vino principalmente per sè ed eventualmente anche per qualche suo amico. La giornata in campagna sta ormai volgendo al termine, con le viti che sono state quasi tutte spogliate dei grappoli, quando sopraggiungono improvvisamente, un funzionario dell’ispettorato del lavoro, accompagnato da alcuni carabinieri.

La compagna del pensionato, la signora Ada, racconta quello che è successo: “Stavamo scherzando tra di noi, mentre  ormai stanchi, avevamo quasi terminato la raccolta, ma ad un certo punto ci siamo visti circondati dai carabinieri che accompagnavo l’ispettore del lavoro. Prima ci hanno chiesto i documenti ed infine abbiamo visto il funzionario che compilava il verbale”.

Tutti i presenti alla vendemmia sono stati multati rispettivamente di 3900 euro. La signora prosegue incredula: “E’ una cosa incredibile.Noi volevamo aiutare una persona cara ed invece senza volerlo gli abbiamo procurato un danno. In campagna ci si è sempre aiutati l’uno con l’altro, è un’abitudine che dura da secoli, ed ora invece siamo stati additati come evasori o addirittura caporali”. La signora ha terminato dicendo che il signor Battista da solo non è in grado di fare tutti i lavori che la campagna richiede e che quindi i suoi amici vanno ad aiutarlo quando è necessario.

Il sindaco Giovanni Molino, è dalla parte di Battista: “E’ incredibile quello che è successo. La nostra non è una terra di caporalato e la famiglia Battista ha quella vigna da circa 80 anni, coltivandola sempre con metodi tradizionali. E’ assurdo che debba pagare una multa”. Intervistato, il diretto interessato ha pronunciato solo poche parole in cui esprimeva la sua rabbia e la sua amarezza, dicendo che probabilmente abbandonerà le vigne per evitare che possa essere di nuovo multato con una ingiusta ammenda.

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