Che il caldo possa fare brutti scherzi, è cosa oramai risaputa. Specialmente per chi, avanti con l’età, avverte in maniera particolarmente marcata la pesante ondata di calore che sta interessando la nostra penisola nel pieno del periodo estivo. Ma che possa indurre una persona a scambiare una bottiglia di acido solforico per una bottiglia d’acqua, è (fortunatamente) un evento piuttosto raro.
Eppure è proprio questo ciò che è accaduto a Sanluri, in provincia di Cagliari, dove un anziano è morto proprio per aver confuso una bottiglia per un’altra. Lui, Vitale Uccheddu, aveva 90 anni, e lo scorso giovedì si è trovato a cercare in giro per casa qualcosa che potesse dissetarlo. E cosa può essere meglio, quando il caldo si fa sentire, di una rinfrescante sorsata d’acqua?
Peccato però che, a quanto pare, l’anziano non si sia diretto verso il rubinetto o verso il frigorifero per abbeverarsi, ma sia invece finito a rovistare (inspiegabilmente) all’interno di un ripostiglio nel quale erano state stipate diverse sostanze tutt’altro che potabili. Tra queste, vi era una bottiglia di acido solforico; che l’uomo ha drammaticamente scambiato per acqua, stappandola ed ingerendo il contenuto.
Quando Vitale Uccheddu si è accorto del fatale errore però, era già troppo tardi: inutile il trasporto d’emergenza dell’anziano al vicino ospedale di San Gavino, nel quale i medici hanno cercato di fare quanto fosse in loro potere per salvargli la vita. L’uomo viveva con la moglie ed i figli all’interno della stessa abitazione nella quale si è, involontariamente, suicidato.
I carabinieri di Sanluri sono stati avvertiti dai medici dell’ospedale, e nel corso di un sopralluogo effettuato nell’abitazione della vittima, hanno trovato la bottiglia di acido solforico dalla quale il 90enne si era abbeverato, causando così la propria tragica fine.