Monsignor Negri: "Figli miei, siete morti senza senso, come la vostra vita"

Monsignor Luigi Negri, parlando dell’attentato di Manchester ad un portale cattolico, "La Nuova Bussola Quotidiana", ha rilasciato considerazioni fastidiose sulle vittime della strage.

Monsignor Negri: "Figli miei, siete morti senza senso, come la vostra vita"

Monsignor Luigi Negri, parlando dell’attentato di Manchester, ha strumentalizzato in maniera indelicata, inopportuna, la strage di bambini. Ad un portale cattolico, “La Nuova Bussola Quotidiana”, ha rilasciato alcune dichiarazioni opinabili. Monsignor Negri ha definito come “insensate” le vite delle vittime, bambini e adolescenti accorsi al concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena dove il terrorista Salman Abedi ha compiuto la strage.

Monsignor Negri principia seguendo i dettami cristiani, definendo i 22 morti dell’attentato di Manchester come figli suoi, per poi discendere in un abisso di assoluta, medioevale, insensibilità: “Figli miei, siete morti così, quasi senza ragioni come avevate vissuto. Non preoccupatevi, non vi hanno aiutato a vivere ma vi faranno un “ottimo” funerale in cui si esprimerà al massimo questa bolsa retorica laicista con tutte le autorità presenti – purtroppo anche quelle religiose – in piedi, silenziose. Naturalmente i vostri funerali saranno fatti all’aria aperta, anche per quelli che credono, perché ormai l’unico tempio è la natura”.

Sulla “Nuova Bussola Quotidiana” Monsignor Negri utilizza come pretesto la morte di innocenti, il dolore, per attaccare la  società dei consumi e dell’egoismo, incapace di vedere il Male, Satana, che ha agito a Manchester. Nel suo intervento l’arcivescovo di Ferrara critica perfino l’attuale deriva della Chiesa cattolica, concentrandosi sulla polemica.

Robespierre riderebbe perché neanche lui è arrivato a questa fantasia. Del resto nelle chiese non si fanno più funerali perché, come dice acutamente il cardinale Sarah, nelle chiese cattoliche ormai si celebrano i funerali di Dio. Non dimenticheranno di mettervi sui marciapiedi i vostri peluche, i ricordi della vostra infanzia, della vostra prima giovinezza”.

Monsignore ha continuato dicendo che tutto sarà archiviato nella retorica delle tragedie da chi non ha molto da dire perché non ha niente da dire di fronte alla vita: si augura che questi guru culturali, politici e religiosi permangano nel silenzio, non sommergendoci con i medesimi discorsi che esulano dell’evidenza di una guerra di religione. Conclude inneggiando ad un momento di silenzio, di rispetto per le vie falciate dall’odio, dal demonio, in attesa della verità: Monsignore prosegue pontificando che gli adulti dovrebbero innanzitutto avere rispetto per la verità, accettando la realtà di una guerra di religione in corso.

In un momento di dolore, riflessione, di comprensione di una realtà che ci sta sfuggendo di mano, pare odioso che un religioso concentri i propri sforzi su una omelia volta alla demonizzazione del consumismo: la pietà, quel senso di smarrimento verso delle piccole vite stroncate all’alba della vita, sono avulse dal suoi pensieri.

Continua a leggere su Fidelity News