Mattarella ricorda la strage di Bologna: l’Italia non deve dimenticare

Il presidente della repubblica Sergio Mattarella scrive ai familiari delle vittime. Anche il presidente del Senato Grasso ha parlato e ha ribadito che lo Stato deve fare chiarezza e che la verità non va mai in prescrizione

Mattarella ricorda la strage di Bologna: l’Italia non deve dimenticare

 Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un telegramma inviato al presidente dell’Associazione delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi, in occasione del 35esimo anniversario della strage alla stazione, ha scritto:”L’Italia ha il dovere di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti che fanno ormai parte della memoria nazionale”. 

L’attentato del 2 agosto 1980 è stato uno degli episodi più tragici della cronaca italiana, che ha minato la democrazia e ha creato disordine nelle conquiste sociali dell’Italia repubblicana. Il Capo dello Stato ha ribadito che la reazione degli italiani, e soprattutto dei bolognesi, è stata compatta e si è opposta con forza e dignità ad ogni tentativo di destabilizzazione. 

Anche il presidente del Senato Pietro Grasso è salito sul palco di piazza Medaglie d’oro e conferma le responsabilità che stanno in capo allo Stato italiano. Ecco le parole di Pietro Grasso: “Mi interrogo sul significato di quel momento su cui abbiamo il dovere di dare risposte. Lo faccio da presidente del Senato e da ex magistrato che nell’ambito delle indagini ha interrogato Mambro e Fioravanti. Sono qui per aggiungere la mia voce al coro “non ci stiamo, non dimentichiamo, noi vogliamo giustizia”.

Grasso ha anche aggiunto che, nonostante la magistratura abbia individuato gli esecutori materiali dell’attentato tanto rimane ancora da fare sia sul piano processuale che su quello dellaricostruzione storica. Grasso ribadisce che la recente sentenza emessa su piazza della Loggia deve essere considerata un punto di partenza da dove improntare tutto il contesto storico. le parole di Grasso, “la verità non va mai in prescrizione”, hanno avuto eco e non sono passate inosservate.  

Importante sono stati anche i chiarimenti di Grssso sul fatto che egli stesso ha sollecitato la commissione giustizia del Senato sul reato di depistaggio e ribadisce con forza che tutte le istituzioni devono sostenere la desecretazione dei documenti. 

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