Matrimoni gay: ecco la prima unione tra le sbarre

Si terrà il mese prossimo la cerimonia che unirà in matrimonio Mikhail Ivan Gallatinov e Marc Goodwin, la prima coppia gay a sposarsi in prigione nella storia della Gran Bretagna.

Matrimoni gay: ecco la prima unione tra le sbarre

Si appresta ad essere il primo matrimonio gay consumatosi in Gran Bretagna all’interno di una prigione, quello tra Mikhail Ivan Gallatinov (40) e Marc Goodwin (31), conosciutisi proprio all’interno del carcere. La coppia convolerà a nozze il mese prossimo, grazie al permesso speciale concesso dal direttore della prigione di Full Sutton, situata nella conte inglese di East Yorks. A riportare la notizia è il Daily Mirror, che specifica tuttavia che alla coppia non verrà comunque concesso di convivere all’interno della stessa cella, e che la cerimonia non verrà finanziata dai contribuenti in alcun modo.

Il fatto consiste già in un record di per sé, ma a rendere il tutto ancora più strano c’è il passato di Goodwin, il quale era il leader di una gang che terrorizzava gli omosessuali lungo le strade del Lancashire. L’uomo è infatti finito in carcere per l’omicidio di Malcom Benfold, 57 anni, pestato a morte da Marc Goodwin proprio perché gay. L’uomo è stato condannato quando aveva 23 anni, ed ora ne avrebbe altri 10 da scontare dietro le sbarre.

Non che Gallatinov sia uno stinco di santo, intendiamoci. Anch’egli aveva 23 anni quando venne incarcerato nel 1997, per atti di pedofilia e per l’omicidio di Adrian Kaminsky, 28 anni. Il giudice Rhys Davies descrisse l’omicidio come “Un delitto a sangue freddo, ben pianificato, spietato, agghiacciante ed apparentemente immotivato”. Secondo le deposizioni, al processo si sarebbe poi rivolto a Gallatinov sentenziando: “Tu sei un ragazzo molto pericoloso, e rappresenti un enorme rischio per la società”.

“L’imputato ha agito senza pietà, preoccupazioni o rimorso. Non presenta alcun genere di patologia mentale, ma è completamente privo di giudizio morale”, ha affermato lo psichiatra incaricato di effettuare la perizia di rito sull’assassino. Mikhail Ivan Gallatinov, che all’epoca dei fatti venne fermato dalla polizia quando aveva ancora il corpo nudo di Kamisky nel bagagliaio della propria automobile, ed era già sotto sorveglianza per le accuse di pedofilia, potrà richiedere la libertà condizionale a partire dall’anno prossimo. La madre del defunto Kaminsky, interrogata a riguardo dai media inglesi, ha dichiarato di essere terrorizzata da questa eventualità, e di essere sicura che Gallatinov “Potrebbe venire a cercare me o le mie figlie” se dovesse mai venire rilasciato.

Nonostante le controversie, ad ogni modo, la cerimonia ufficiale si terrà a Marzo, e vedrà i due assassini convolare finalmente a nozze. Non si tratta certo della prima coppia a sposarsi in prigione, ma da quando sono stati legalizzati i matrimoni gay in Inghilterra lo scorso Marzo, Mikhail Ivan Gallatinov e Marc Goodwin saranno i primi due uomini a potersi avvalere di questa nuova possibilità.

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