Marò: il caso torna in aula per volere della Cancelleria indiana

La Corte Suprema indiana ha disposto il ritorno in aula del processo ai due marò italiani. Accolto quindi il ricorso presentato dall'accusa, che contestava tra le altre cose l'interessamento della Nia alle indagini

Marò: il caso torna in aula per volere della Cancelleria indiana

Si regista una svolta nel caso dei due marò italiani arrestati in India, con l’accusa di omicidio colposo per l’uccisione di due pescatori il 15 Febbraio 2012. La Cancelleria della Corte Suprema dell’India ha infatti disposto il ritorno in aula del processo, accogliendo così il ricorso presentato dagli avvocati dei due imputati, incentrato sulla presenza della Nia, la polizia investigativa antiterrorismo indiana, in sede di indagine. E’ stato il giudice M. K. Hanjura, dopo aver ascoltato attentamente il parere a riguardo degli organi interessati (Ministero degli Interni, Ministero degli Esteri, Ministero della Giustizia e la stessa Nia), a decidere di procedere secondo questa strada.

Tutto di nuovo in discussione quindi, ma l’iter procedurale non è stato affatto semplice, poiché solamente il Ministero degli Interni aveva risposto con solerzia alle richieste della corte, che si è vista costretta a dover dilazionare i tempi per la consegna della documentazione, dato il ritardo degli altri ministeri e della Nia nel fornire una risposta. La nuova seduta del processo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dovrà andare in scena tra circa due o tre settimane secondo quanto disposto da M. K. Hanjura. Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una vicenda intricata e tortuosa, fatta di accordi economici e perizie balistiche, con tanto di scandali relativi al ritorno in Italia per il voto dei due marò, e del relativo nulla osta per consegnarli nuovamente nelle mani della giustizia indiana. Ai quali vanno aggiunte le interminabili richieste di rinvio, e persino l’aggravarsi dello stato di salute di Massimiliano Latorre, operato al cuore e tuttora convalescente.

Insomma, una vera e propria Odissea per i due marinai, iniziata probabilmente con un fatale incidente, che tra meno di un mese si arricchirà ulteriormente con la rappresentazione di un nuovo capitolo. La speranza è ovviamente quella che tutto possa risolversi nel migliore dei modi, ovverosia facendo effettivamente luce, una volta per tutte, su cosa sia veramente successo quel 15 Febbraio. Mentre le procedure legali continuano, attualmente i due marò non sono comunque in carcere: Latorre si trova ancora in Italia dopo aver subito l’intervento al cuore per l’ischemia che l’aveva colpito lo scorso Gennaio, mentre Girone si trova invece in libertà provvisoria come “ospite” dell’ambasciata di Nuova Delhi.

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