Isis: ecco il Chris Kayle dello Stato Islamico

L'Isis presenta l'anti-Chris Kyle: ecco il miglior cecchino della Jihad, l'ultimo sforzo della propaganda degli estremisti islamici, focalizzato ad esaltare le gesta dei tiratori scelti dello Stato Islamico

Isis: ecco il Chris Kayle dello Stato Islamico

Il film “American Sniper” ha riscosso ampi consensi tra pubblico e critica a livello globale, ma non sono solo Europa e Stati Uniti ad avere particolarmente apprezzato il capolavoro diretto da Clint Eastwood, fresco candidato a sei premi Oscar. Gli esperti della propaganda dell’Isis hanno infatti deciso di ribattere colpo su colpo alle uscite di Hollywood, in maniera forse più prosaica e meno spettacolare, ma comunque altrettanto efficace. Non si è infatti fatta attendere la replica degli estremisti islamici, che hanno prontamente pubblicato una pellicola di tre minuti, mirata ad esaltare le gesta di quello che viene definitivo il “miglior cecchino della jihad”.

Questo “anti-Chris Kyle” viene ripreso in diversi momenti della sua quotidianità di tiratore scelto: nei circa centottanta secondi di filmato, durante i quali vengono ripetutamente inquadrati il mirino ed il fucile di precisione, viene mostrata la routine di questo novello antieroe targato Isis, senza che comunque venga sparato un solo colpo per tutta la durata del video. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la propaganda dello Stato Islamico sia sofisticata e si attenga a dei criteri ben precisi, mirati ad esaltare l’immagine del jihadista come “uomo impegnato nella giusta guerra contro i nemici dell’Islam”, evolvendosi in maniera dinamica e straordinariamente efficace per contrapporsi alla fabbrica dei “miti occidentali”.

Un dualismo che di primo acchito presenta forti richiami con un altro colossal come “Il nemico alle porte”, nel quale Jude Law impersonava l’eroe sovietico Vasilij Grigor’evič Zajcev, impegnato in una titanica lotta con la sua controparte nazista, rappresentata dal maggiorer Erwin König. Le differenze però, sono sostanziali: a partire dal fatto che gli studiosi siano ancora discordi nell’affermare se quell’epico duello sia realmente avvenuto o meno, in quel caso si era trattato di una pellicola unica, nella quale la Battaglia di Stalingrado veniva proposta esclusivamente dal punto di vista dei sovietici, riducendo i tedeschi a poco più che un espediente narrativo per esaltare le gesta di Zajcev.

In questo caso invece, le campane sono due. E chiamano entrambe ad un’adunata perentoria ed irrinunciabile. Certo non potremo mai assistere ad un effettivo scontro diretto fra Chris Kyle ed il campione dell’Isis, poiché il letale cecchino americano venne assassinato il 2 Febbraio 2013. Ma benché il destino di queste due icone sia quello di non incontrarsi mai sui campi di battaglia (cosa che caratterizzò altri due mostri sacri, come Riccardo I d’Inghilterra e Saladino, mai affrontatisi direttamente), si può comunque affermare con certezza che la guerra di propaganda cinematografica sia solo agli inizi: l’eroe americano contro il campione dell’Isis, paradossalmente entrambi “per Dio e per la Patria”. E l’oculata opera di proselitismo continua.

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