Indagato Tremonti per aver preso tangenti da Finmeccanica

La Procura di Milano ha ordinato una perquisizione nello studio di Tremonti per sospetta corruzione: la tangente sarebbe stata pagata al suo studio quando Tremonti era Ministro del Tesoro. La cifra della consulenza era di 2,4 milioni di euro

Indagato Tremonti per aver preso tangenti da Finmeccanica

Nuova ondata di indagati nel mondo della politica. Adesso è la volta di Giulio Tremonti, che si è visto perquisire lo studio legale tributario milanese dove egli opera come socio. La notizia pubblicata dal “Corriere della Sera” riferisce che Tremonti risulta indagato per aver percepito una “tangente da 2,4 mln di euro risalente al 2009, periodo in cui era ministro all’Economia. Sarebbe stata la Finmeccanica ad elargire la tangente in cambio di un parere favorevole che doveva appoggiare nel 2008 l’ acquisto della società Usa Drs fornitrice del Pentagono”, acquisto concluso per 3,4 mld.

Finmeccanica avrebbe consegnato la tangente a Tremonti sotto forma di parcella professionale, risultante da una presunta consulenza che il Ministro avrebbe fatto sulla componente fiscale dell’affare in questione. Nella vicenda risultano indagati anche Enrico Vitali, socio dello studio, Pierfrancesco Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica e l’ex direttore finanziario di Finmeccanica Alessandro Pansa.

Tremonti ribadisce con fermezza: “Non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia. Ben prima di entrare nel Governo, insediatosi venerdì 8 maggio 2008, mi sono cancellato dall’ordine degli avvocati e sono uscito dallo studio in base ad atto notarile e perizia contabile. Ci sono rientrato solo nel 2012, un anno dopo la fine del Governo, come prescrive la legge. Nel durante ho interrotto tutti i rapporti con lo studio“.

E Tremonti spiega che l’operazione Drs-Finmeccanica è stata allora problematica e ha tenuto interessati due Stati. L’ex Ministro aggiunge che i documenti parlano chiaro e basta controllare le date d’inizio della vicenda, ovvero ottobre 2007, e la conclusione che risale a maggio 2008 per capire che la sua persona è assolutamente estranea ai fatti. Il suo parere non avrebbe potuto influenzare alcuna delle parti e nemmeno modificare lo stato delle decisioni prese in materia. Detto questo, Tremonti conclude dicendo che nulla ha mai chiesto a Finmeccanica perché completamente estraneo all’operazione e che le affermazioni contro di lui sono destinate a cadere nel nulla perché senza fondamento.

Sarà dunque la giustiza che seguirà il percorso dovuto e attesterà prossimamente se Tremonti è davvero estraneo alla vicenda oppure se le accuse sono solo fandonie per metterlo in cattiva luce.

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